Intervista a Silvano Mezzatesta

-retroscena su Rainbow, Straffi e Winx Club-

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  1. cinnamonions
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    Illuminami, Cinni, quale sarebbe lo scopo di questi autosabotaggi?

    Dunque, in genere gli autosabotaggi, per quanto ne so io, vengono fatti come ammonimento, per dimostrare che un certo tipo di prodotto è infattibile.

    Mettiamo come esempio Gladiatori di Roma (che non dico sia necessariamente un autosabotaggio, è solo una mia ipotesi corroborata dal nulla).
    - Gladiatori nasce come idea dei creativi Rainbow, non come proposta di Straffi (col senno di poi mi chiedo quanti altri film e serie Rainbow siano davvero un'idea sua) e in quanto idea dei sottoposti e non del capo, inizialmente potrebbe essere stata scartata più volte.
    - Alla fine si decide di realizzarla, i team si impegnano per fare del loro meglio ma Straffi o chi per lui decide, per soddisfare gli sponsor, di rovinare il tutto inserendo delle cretinate che insultano il film, come i baby gladiatori che fanno le bolle con il Big Babol.
    - Il film al botteghino va malissimo.
    - Rainbow CGI non realizzerà mai più film originali, perché Gladiatori di Roma, un'idea originale nata dai team e non da Straffi (che teoricamente ha più esperienza e conoscenza del mercato in cui vuole inserire il prodotto) ha fallito. Meglio concentrarsi su Magica Avventura e il Mistero degli Abissi.

    La mia ipotesi è che il progetto Gladiatori sia stato approvato per dimostrare che le idee esterne ai soliti creatori della Rainbow non sono buone, o che magari sulla carta potrebbero pure esserlo, ma non sono in grado di adeguarsi alle richieste degli sponsor e ai bisogni del pubblico.

    Questa è una teoria "complottistica" sentita spesso quando si parla dell'animazione 2D negli anni 2000. La Disney faceva film in 2D molto belli in quegli anni, ma affrontando generi più sperimentali e quindi il pubblico si sentiva disorientato dalla nuova direzione presa. Tutto questo è stato forse fatto perché i film in CGI della Pixar e della DreamWorks incassavano un sacco e la Disney stava cercando di dimostrare all'industria che i film in tecnica tradizionale stavano diventando obsoleti. Infatti quando hanno fatto uscire film con lo spirito del Rinascimento ma in 3D (Rapunzel, Frozen, Oceania, solo per citare quelli che vedo più adatti a questa definizione) la Disney è ritornata ai vecchi fasti. Oggi come oggi l'animazione sta morendo in casa Disney, si stanno facendo tante scelte che non condivido sia per i film d'animazione che per i live action, ma non credo sia necessario parlare qui.

    Però Gladiatori potrebbe benissimo essersi trattato di un semplice esperimento, un "noi lo facciamo, poi vediamo come va, se va bene tanto meglio che ne facciamo altri, se no pace".

    Un ragionamento simile lo faccio pure con WoW e Fate, solo che stavolta va sostituito il nome di Straffi con i capi di Netflix. So che potrebbe anche non essere davvero andata così, però a me questi flop puzzano un po'. Soprattutto sapendo che entrambe le serie di Netflix siano state cancellate dopo due stagioni, proprio quando le trame stavano cominciando ad ingranare e finivano con un cliffhanger pazzesco. Lo trovo molto sospetto.

    CITAZIONE
    Se si pensa poi all'implicita demonizzazione delle Witch da parte dello stesso Straffi allora la cosa ha davvero del tragicomico...

    LOL
     
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8 replies since 20/1/2023, 10:34   569 views
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