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.DALLE WINX ALLE WITCH: UN VIAGGIO LUNGO 20 ANNI
Grazie a Vicky ho scoperto dell'esistenza di questa intervista o intervento o come lo volete chiamare... sono CURIOSISSIMA e anche un po' delusa dalla superficialitá del capitoletto che introduce la cosa, tra l'altro neanche su un sito a caso ma proprio su quello di Spazio Bianco, che organizza la cosa:
CITAZIONEQuest’anno ricorre il ventennale della nascita della Winx, protagoniste anche di un recente telefilm di successo. Con Valentina De Poli e Mauro Uzzeo, esploriamo uno dei fenomeni meno indagati della storia della narrative e dell’intrattenimento per ragazzi, in Italia e nel mondo: il rapporto tra Winx e Witch.
Io sono a lavoro ma faró del mio meglio per ascoltare quanto possibile e farvi sapere cos'hanno detto...
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-iku pronta per trascrivere tutto quello che esce...-
Per adesso Valentina sta parlando di Top Girl, dello spazio di espressione che é stato per le adolescenti e dell'esperienza di vicedirettrice che le é stata utile per creare una community di lettrici. Secondo Valentina Winx ha bruciato le tappe mirando direttamente al cartone invece di partire con il magazine come avevano fatto loro, e Disney viceversa é stata lenta a far cambiare media a Witch.
-il dolore sul volto di Valentina quando Andrea dice che Witch é stato superato da Winx-
Mauro Uzzeo sta parlando delle dinamiche dietro le scelte di design delle Winx: i prototipi sono stati sottoposti a centinaia e centinaia di bambine e ció che ha raggiunto lo schermo é ció che é stato in qualche modo piú votato dalle bambine stesse.
-io Mauro Uzzeo non lo conoscevo ma ha fatto molte animazioni famose in computer graphic: la particella della pubblicitá dell'acqua Lete, il video "Per me é importante" dei Tiromancino... e poi l'ha chiamato Straffi, per aprire una divisione delle Winx legata alla computer graphic-
Dal punto di vista imprenditoriale Straffi ha detto delle cose mostruose, tipo "fate le scene pensando a schermi grandi, come se steste facendo cinema, non TV: gli schermi diventeranno sempre piú grandi e io non voglio che il cartone invecchi", oppure l'enfasi sulla struttura orizzontale rispetto a quella verticale -piú diffusa nei prodotti Rai- che ammiccava al binge watching. E' chiaro che non é l'ultimo arrivato.
"...a parte le dispute legali che non possiamo approfondire perché non abbiamo tempo" e soprattutto non volete mettervi nei guai...
Interessante anche la proposta di Valentina de Poli: nel vedere che il pubblico comunque cresceva con Witch lei suggerí degli spin-off che introducessero delle "piccole Witch" mentre la serie normale seguiva le Witch "originali" nella loro crescita, per farle crescere con le loro lettrici... In qualche modo, secondo me, era un'idea rivoluzionaria che avrebbe anticipato parecchie cose viste in seguito, basti solo pensare alle Pretty Cure, che si sono moltiplicate poco dopo. Ma Disney era troppo abituata ai suoi personaggi storici inamovibili e disse NOPE.
-altro momento di amarezza quando Andrea nomina il telefilm di Winx, suggerendo che il riverbero di queste ultime é rimasto piú forte... e Valentina commenta che il telefilm si rivolge proprio al target originale di Witch...-
Andrea mette anche l'accento sulla differenza di "agilitá" delle due realtá di Disney e Rainbow: mentre la prima faticava a ingranare anche soltanto all'inizio di Witch e piú avanti con il cartone eccetera, Rainbow é stata in grado di adattarsi e reagire alla risposta del pubblico, con il merchandising, gli spinoff, la computer graphic e questo telefilm piú di recente.. -
.CITAZIONEDal punto di vista imprenditoriale Straffi ha detto delle cose mostruose, tipo "fate le scene pensando a schermi grandi, come se steste facendo cinema, non TV: gli schermi diventeranno sempre piú grandi e io non voglio che il cartone invecchi", oppure l'enfasi sulla struttura orizzontale rispetto a quella verticale -piú diffusa nei prodotti Rai- che ammiccava al binge watching. E' chiaro che non é l'ultimo arrivato.
Che visionario.CITAZIONEAndrea mette anche l'accento sulla differenza di "agilitá" delle due realtá di Disney e Rainbow: mentre la prima faticava a ingranare anche soltanto all'inizio di Witch e piú avanti con il cartone eccetera, Rainbow é stata in grado di adattarsi e reagire alla risposta del pubblico, con il merchandising, gli spinoff, la computer graphic e questo telefilm piú di recente.
E qui si vede quanto la Disney e la Rainbow sono state disposte a mettersi in gioco con i loro prodotti. Da un lato la Disney era talmente insicura da non voler nemmeno rischiare di pubblicare WITCH, dall'altro la Rainbow non si fa problemi a cambiare tutto in nome del successo. Non so cosa sia meglio tra i due.. -
."...a parte le dispute legali che non possiamo approfondire perché non abbiamo tempo" e soprattutto non volete mettervi nei guai...
Peccato, avrei voluto vederci più chiaro da quel punto di vista, ma a quanto pare significa pretendere troppo.
CITAZIONEAndrea mette anche l'accento sulla differenza di "agilitá" delle due realtá di Disney e Rainbow: mentre la prima faticava a ingranare anche soltanto all'inizio di Witch e piú avanti con il cartone eccetera, Rainbow é stata in grado di adattarsi e reagire alla risposta del pubblico, con il merchandising, gli spinoff, la computer graphic e questo telefilm piú di recente.
E qui si vede quanto la Disney e la Rainbow sono state disposte a mettersi in gioco con i loro prodotti. Da un lato la Disney era talmente insicura da non voler nemmeno rischiare di pubblicare WITCH, dall'altro la Rainbow non si fa problemi a cambiare tutto in nome del successo. Non so cosa sia meglio tra i due.
Cinny, è la stessa cosa che ho pensato anch'io. La Rainbow non ha avuto mai problemi ad adattarsi e a cambiare, anche a costo di "stravolgere" le Winx. La Disney invece mi fa molta tristezza, si sono lasciati sfuggire una potenziale "gallina dalle uova d'oro" solo perché le Witch non erano abbastanza convenzionali per gli standard disneyani..
DALLE WINX ALLE WITCH: UN VIAGGIO LUNGO 20 ANNIInterviste a Valentina de Poli e Mauro Uzzeo |
