Romanzo tratto da Fate: The Winx Saga

Esatto, ho capito benissimo che intendi questo. Ma quello che ci tengo a spiegarti è che il concetto di "bella dentro", che tu come migliaia di altre persone applicate in buona fede a situazioni come queste (perché ce lo hanno inculcato fin da piccoli come una cosa buona, quindi ci fidiamo e non ne vediamo le insidie) in realtà è solo una mano di vernice sopra il concetto che le persone belle possono permettersi di essere belle e basta, chi non lo è deve dimostrare di avere altre qualità, deve impegnarsi di più. "Bella dentro", appunto. Ma tutti dovremmo essere "belli dentro" a prescindere dall'aspetto, no?
Se ci focalizziamo sul fatto che una certa ragazza "non è bella PERO' è buona/gentile/intelligente" mettiamo sempre il valore della bellezza al primo posto, e il resto dopo. Anche se diamo valore al resto sta sempre sotto, dietro al "però".

BOOM BABY!
E' proprio così. Ma sai perché è così? Perché gli permettiamo di esserlo. Ed è qui che le cose possono, anzi devono, cambiare.
Da sempre la società ci indica modelli a cui conformarci; nel nostro tempo ciò avviene attraverso i media. Le persone assorbono i concetti e li replicano nella vita di tutti i giorni,dando vita a un sistema molto difficile da scardinare. La società in cui siamo immersi ci dà la misura della "normalità", che diamo per scontata. Siamo come pesci immersi nell'oceano che non sanno cosa è l'acqua, perché ce l'hanno tutta intorno a loro! Ed è qui che bisogna aprire gli occhi, rendersi conto delle profonde disuguaglianze e storture della società, e inziare a cambiarla. Un passo alla volta, una parola alla volta, una riflessione alla volta.
Tu dici che abbiamo imparato a percepire come bellezza un certo canone. Vero. Ma è una decisione arbitraria. La mente è uno strumento potente. Se cominciamo a dire che quello non è l'unico modello di bellezza, se diciamo che tutti i corpi meritano rispetto, e lo ripetiamo abbastanza spesso, la mentalità generale cambierà.
Tu dici: nella vita reale Sky non si metterebbe mai con Terra, perché è meno bella. Purtroppo spesso è ancora così (inutile negarlo, non mi piace fare l'ipocrita) ma è perché ci hanno insegnato proprio questo: le magre e le belle sono le fidanzate, le grasse o bruttine al massimo fanno le amiche. Perché ci è stato ripetuto così spesso, che pensiamo la realtà sia questa, e ci siamo adattati senza interrogarci del perché sia così. Semplificando, a Sky piace Bloom perché è bella, perché gli hanno insegnato che una brutta non può essere la sua fidanzata. Molte persone si fanno guidare da questo: "mi voglio mettere con la persona bella". La vita però è più complessa di così. Ti aggiungo un tassello: immagina se a Sky piacesse Terra. Secondo te glielo direbbe? Probabilmente no, e sai perché? Perché con questo ragionamento, se si mettesse con lei, i suoi amici lo prenderebbero in giro (sempre super semplificando i concetti, immaginando Sky e Terra come ragazzini delle medie - in modo simbolico al di là dei reali personaggi).
Quello che sto cercando di dire è che adattarsi a questo modello imposto che classifica le persone per determinate caratteristiche rende infelici tutti. Il mondo sarebbe un posto più bello è più ricco se imparassimo a non farci dire dall'alto cosa dobbiamo pensare, se imparassimo a rispettarci e apprezzarci tutti per le persone che siamo. Che non esiste un canone, come la bellezza, che classifica le persone. Chi ce lo impone (indovina chi?) non lo fa perché questo modo di pensare è innato, ma perché gli fa comodo per tenere le persone divise, classificate, ghettizzate.
Quando dici "Che Bloom rappresenti il canone di Bellezza, non lo dico solo io, ma è la tv che cerca sempre di proporci attrici e attori dalle linee filiformi e belle da vedere" hai, senza volerlo, centrato da sola il nocciolo del problema, ci sei già arrivata: ce lo dicono, e noi ci crediamo. Ma possiamo decidere di opporci, di cambiare il nostro pensiero, di decidere noi come deve essere il mondo. E lo facciamo istruendoci, leggendo, iniziando a ripetere a noi e agli altri che tutti meritano rispetto. Ti invito a leggere i libri di Irene Facheris (Parità in pillole) e Giulia Blasi (Rivoluzione Z, Manuale per ragazze rivoluzionarie) perché loro sanno spiegare tutto questo molto meglio di me, e poi le puoi leggere e rileggere tutte le volte che vuoi. Creare un mondo più inclusivo dipende dallo sforzo di ciascuno di noi.