WC8LO: la Storia

Leggetela qui

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Administrator
    Posts
    11,276
    WCLO Points
    +44
    Location
    Dalla torre di Pisa!

    Status

    xGUcZQN
    01 Di nuovo ad Alfea
    02 La richiesta di Faragonda
    03 L’intervento di Griffin
    04 La minaccia di Taleia
    05 Dobbiamo salvarla
    06 La pergamena
    07 Incomprensibile
    08 Senza dormire
    09 Ritorno a Roccaluce
    10 Insieme
    11 Una nuova insegnante
    12 Corri
    13 Un premio fatato
    14 Il peso della missione
    15 Carnelia

    16 Nei boschi
    17 Coraggio
    18 Lealtà
    19 Senso di Giustizia
    20 Dedizione
    21 Abnegazione
    22 Forza d'Animo
    23 Il Risveglio
    24 Ricompensa
    25 L'accoglienza di Alfea
    26 Marionette
    27 La lezione di Taleia
    28 Nessuna Logica
    29 Cosa facciamo?
    30 Sopravvissute

    31 Sempre da sola
    32 Così Diversi
    33 Legno e Incenso
    34 Il Piano Perfetto
    35 Fiducia
    36 Mostri di Monteluna
    37 Piani
    38 Noi Due
    39 Visite Notturne
    40 Acqua e Fuoco
    41 In Silenzio
    42-43 Ascolta (pt.1-2)
    44 Custode
    45 Questo Dolore
    46 Il Maleficio

    47 Cuori all'Unisono
    48 Il Difetto Peggiore
    49 Il momento della Verità
    50 Quella Notte
    51 Le risposte di Griffin
    52 La Furia di Hesperia
    53 Dure Verità
    54 Le Condizioni di Hesperia
    55 La Traditrice
    56 La voce della spada
    57 La verità su Meliade
    58 Le Rivelazioni di Taleia
    59 Nessun Perdono
    60 Basta Combattere
    61 La Luce di Meanna

    62 Convergenza
    63 Finalmente Insieme
    64 Celebrazioni
    65 Qualsiasi Cosa


    uTjyved


    - Ripetimi perché siamo qui…
    La voce di Stella era poco più di un sussurro, un sussurro carico di scetticismo e ironia. Tecna si voltò per lanciarle un’occhiataccia e Bloom le diede una minuscola spallata, più per simpatia che per rimprovero.
    - Non l’avrei fatto se non me lo avesse chiesto Daphne. Adesso che è a casa in maternità non fa altro che preoccuparsi della sua classe e di questa Madame Meanna con cui l’hanno sostituita. Mia sorella è una persona ragionevole ma il fatto che non sia mai riuscita ad incontrarla prima che la sostituisse la preoccupa tremendamente!
    - Ma dobbiamo proprio sorbirci tutta la lezioneeee? Pensavo che avessimo finito con lo studio, una volta uscite da Alfea…
    - A me mancavano le lezioni...- mormorò Flora, guadagnandosi un’occhiata incredula della principessa di Solaria -...e poi anche se siamo state convocate da Faragonda pare che sia impegnata, no? Dovevamo comunque aspettarla.
    - Ma sono le quattro, la scuola dovrebbe finire alle quattro!
    Madame Meanna si interruppe per un istante, guardando nella loro direzione. Aveva grandi occhi chiari in un volto dalla pelle scura e una meravigliosa cascata di ricci blu in forte contrasto con il tailleur bianchissimo che indossava. Bloom pensò che le avrebbe rimproverate, invece riprese la lezione dopo un attimo, ignorandole.
    - Cinquecento anni fa fu la ninfa Meliade ad intervenire per bloccarla, con un incantesimo di sigillo che dura da allora.
    Una studentessa alzò la mano.
    - Madame Meanna, è vero che quell’incantesimo ha un termine?
    La voce della professoressa si fece cinica.
    - Lo so quello che si dice su quell’incantesimo, che la sua fine è stata predetta e che le migliori menti delle scuole di Magix hanno lavorato alla sua sostituzione, ma non si tratta d’altro che di presunzione giovanile. Come potrebbero degli studenti di magia produrre qualcosa allo stesso livello degli incantesimi di una ninfa di Magix? Nient’altro che presunzione giovanile.
    - Interessante- mormorò Tecna – è la prima volta che sento nominare altre ninfe oltre a Daphne e Politea. Bloom, credi che potrei visitare tua sorella e chiederle qualcosa di più su di loro?
    - Non credo che ci siano problemi: il bambino dovrebbe nascere tra due settimane e fino ad allora Daphne avrà ben poco da fare!
    La lezione intanto era finita e le Winx assistettero alla lenta sfilata delle alunne che uscivano lanciando loro sguardi colmi di soggezione e ammirazione. Stella aveva un sorriso per ognuna di loro e non si trattenne nemmeno quando ad uscire fu Madame Meanna. L’insegnante fece un cenno con la testa nella loro direzione e scomparve oltre la porta senza dire una parola.
    - Finalmente!- Musa saltò in piedi e si stiracchiò rumorosamente – Non ne potevo più di stare seduta! Non è ora di andare da Faragonda?
    Bloom annuì alzandosi e le ragazze la seguirono, attraversando il college fino all’ufficio della preside.
    - Che nostalgia...- mormorò Aisha – Mi ricordo tutte le volte che ci siamo messe nei guai mentre eravamo qui…
    - Già, altro che presunzione giovanile! Qualcuno dovrebbe raccontare a quella Meanna le cose che abbiamo fatto mentre studiavamo qui!
    Il fervore di Stella strappò a tutte una risata ma si azzittirono una volta di fronte alla porta di Faragonda. Erano passati anni dall’ultima volta che erano state lì per una ramanzina ma l’atmosfera di quel luogo sapeva ancora essere leggermente inquietante.
    All’improvviso Griselda spuntò dal nulla.
    - Buongiorno ragazze…
    Gli anni non avevano avuto nessuna influenza né sul suo aspetto né sul suo tono di voce, sempre freddo e rigido.
    - Buongiorno Griselda- mormorò Flora con la sua voce più gentile. Vari mormorii seguirono il suo saluto, alcuni accorati altri molto meno.
    - La preside non sta bene, in questi giorni. Ha espresso il desiderio di vedervi ma vi prego di non farla stancare e di non trattenervi più del dovuto. Resterò nel mio ufficio, accanto al suo studio, e non esiterò ad intervenire se riterrò che il suo stato di salute sia minacciato.
    Quelle parole gettarono lo sconforto sulle Winx. Faragonda stava male? La preside era sempre stata un pilastro di Alfea, un faro nella loro crescita e maturazione di fate. Era anziana, certo, ma non poteva essere altrimenti. Era la prima volta che la sua età si faceva sentire.
    - Venite avanti, prego!
    Le Winx entrarono e si chiusero la porta alle spalle.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:31
     
    Top
    .
  2.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status
    M3lAU0S
    Le parole di Griselda avevano dipinto una scena ben diversa da quella che le Winx si trovarono davanti una volta entrate: la donna che sedeva dietro la scrivania sembrava risplendere.
    - Carissime ragazze!
    Si alzò in piedi e venne loro incontro sorridendo per stringere le loro mani tra le sue. I suoi occhi brillavano e sul volto le si apriva un caloroso sorriso.
    - Se Faragonda sta male voglio anche io questa malattia...- mormorò Stella alle orecchie dell’amica. Bloom nascose il suo divertimento sorridendo a sua volta alla preside.
    - Preside Faragonda, siamo felici di trovarla in ottima salute!
    La donna fece un gesto con il braccio, come a liquidare le parole della ragazza.
    - Oh, gli anni passano, è vero, ma io ho ancora qualche asso nella manica… Sedetevi, sedetevi! Raccontatemi come state!
    - Beh, non c’è molto da dire…
    Faragonda era presente durante la recente lotta contro Kalshara e Brafilius e nulla di emozionante era successo loro nei mesi successivi. Le sconfitte dei grandi nemici erano solo il preludio di un periodo di pace, più o meno breve, nel quale le ragazze potevano dedicarsi alle loro famiglie o agli Specialisti. Ognuna di loro condivise le piccole gioie quotidiane della vita in famiglia e Faragonda sorrise con calore ad ogni racconto.
    - Molto bene ragazze, sapete, mi manca sempre avervi in giro per il college. Le fate di questa generazione… beh, la loro reazione agli eventi del mondo è molto passiva. La verità è che non ci sono più grandi poteri, tra le fate di questo college. Potreste aiutarmi in questo.
    - Alfea è sempre casa nostra- rispose Aisha – se possiamo aiutarvi lo faremo volentieri.
    La preside sfoderò un sorriso ancora più largo.
    - Cedetemi i vostri poteri.
    Un denso silenzio scese sulle fatine. Stella fu la prima a riprendersi.
    - Cedervi i nostri poteri? Per farci cosa?
    - Sarebbe interessante sapere cos’ha portato voi sei a svilupparli a tal punto quando la fata media non è più in gamba di una sua coetanea di Torrenuvola. Voglio solo analizzarli.
    Tecna inclinò la testa.
    - Sicuramente la tecnologia sviluppata a Fonterossa ne permette l’analisi. Dovremmo forse spostarci da loro?
    La donna sembrò sorridere ancora di più e trasse da un cassetto una manciata di gemme sferiche, coloratissime ma un po’ opache.
    - Non è necessario, basta che tocchiate una di queste sfere e poi sarò io a portarla a Fonterossa. Avanti… non avrete mica paura vero?
    Tecna fece per allungare una mano verso le gemme ma Bloom la prese per il polso.
    - Tutte noi? Non ne basta una?
    Gli occhi di Faragonda si spalancarono mentre fissava la ragazza, uno sguardo fisso e un po’ inquietante.
    - Non starete disobbedendo ad una richiesta della vostra amata preside no? Avanti…
    Spinse verso di loro le gemme, che rotolarono lentamente verso l’orlo del tavolo. L’istinto spinse Bloom ad alzarsi in piedi di colpo, spingendo indietro la sedia rumorosamente.
    - Ragazze, allontanatevi!
    C’era qualcosa nello sguardo della donna, qualcosa che le faceva venire i brividi. Faragonda si alzò in piedi senza smettere di sorridere e alzò una mano.
    - Se insistete nel comportarvi così dovrò farvi del male…
    A quelle parole le ragazze si scambiarono un rapidissimo sguardo e incrociarono le braccia sopra la testa.
    - Magic Winx… Butterflyx!
    La stanza si riempì di luce mentre le ragazze assumevano la forma più potente che era loro rimasta. Una volta terminata la trasformazione le ragazze fronteggiarono insieme Faragonda ma furono accolte da una brutta sorpresa.
    - Chi è quella?!
    Dietro la cattedra stava una figura magra e tremante, attorno alla quale fiammeggiava un’aura azzurra di tutt’altro genere. Lunghi capelli neri e lisci le fluttuavano attorno e i lineamenti del viso erano deformati in un sorriso per niente rassicurante. La trasformazione aveva infranto l’illusione che circondava la povera preside: il mostro che la possedeva aveva ora lunghi artigli sulle mani nodose e il volto quasi completamente coperto di tatuaggi neri spiraleggianti.
    - Avrò quello che voglio, con le buone o con le cattive!
    - Che sta succedendo qui dentro?
    La porta che collegava la stanza allo studio di Griselda si era spalancata e la vicepreside si guardava intorno con aria torva.
    - Vicepreside Griselda, Faragonda è…
    Bloom non riuscì a terminare la frase: la donna aveva preso a mormorare parole di una lingua misteriosa mentre i suoi abiti austeri mutavano in un’uniforme blu scuro con armatura grigia. Gli occhi di Griselda erano fissi in quelli di Faragonda mentre parlava e le sue mani avevano iniziato a splendere di una luce fortissima.
    - Dite a Griffin che mi dispiace di non poter reggere più a lungo. Avete cinque giorni.
    La luce nella stanza era così forte che le Winx dovettero schermarsi gli occhi.
    - Il tuo potere non è sufficiente per fermarmi, sciocca!
    - Nemmeno il tuo, Taleia.
    Quando le Winx riaprirono gli occhi due statue ornavano l’ufficio silenzioso: una Faragonda di lucida ossidiana nera e una Griselda di trasparente, purissimo cristallo.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:28
     
    Top
    .
  3.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    uNjIgYY

    Griffin arrivò in una nuvola di fumo nero qualche istante dopo.
    Flora era a terra, il viso nascosto tra le mani e le spalle che sussultavano in silenzio. Aisha, al suo fianco, sedeva ad occhi chiusi, come in ascolto. Lo sguardo di Tecna era abbassato sul display del suo tablet, sul quale digitava furiosamente, ma ogni tanto i suoi occhi tristi si alzavano sulle sagome delle due statue, increduli. Incredulo era anche il tocco di Musa, le cui dita sfioravano esitanti le braccia alzate delle due donne: quelle di Faragonda protese verso di loro, quelle di Griselda allargate come a voler abbracciare la preside.
    Stella non riusciva a distogliere lo sguardo dall’espressione avida della loro mentore.
    - Faragonda non avrebbe mai fatto una cosa simile. Non era in sé. Quella non è Faragonda…
    Le sue parole trovavano eco nella mente di Bloom, che vi si aggrappava disperatamente. All’apparire della strega tutte si voltarono nella sua direzione, speranzose.
    La donna rimase a fissare le due statue per un attimo che parve loro interminabile, l’espressione impassibile sul viso verdognolo, poi sospirò e qualcosa in lei parve incrinarsi.
    - Oh, Griselda…
    La sua voce era a malapena udibile, anche in quel silenzio febbrile. Bloom le si avvicinò con circospezione.
    - Preside Griffin, noi…
    - Voi verrete con me, immediatamente e senza aggiungere altro.
    Si guardò intorno con aria sospetta poi mormorò qualcosa, mosse rapidamente le mani e tutto svanì in una nuvola di fumo nero.

    Quando le Winx riaprirono gli occhi, tossicchiando per il fumo, si ritrovarono in una stanza sconosciuta. Una parete era quasi completamente occupata da un grande caminetto, il pavimento era coperto da una spessa moquette viola scuro e una decina di poltroncine imbottite riempiva la sala.
    - Accomodatevi...- mormorò la strega, lasciandosi sprofondare in una delle poltroncine. Le ragazze ubbidirono e Bloom scelse la poltrona più vicina a quella della preside.
    - Vi farò preparare qualcosa di caldo…- aggiunse, schioccando le dita. Qualche istante più tardi ognuna delle fate si ritrovò in mano una tazza di camomilla fumante col miele e l’atmosfera si rilassò appena.
    - Bloom. Cos’è successo?
    La fata era concentrata sulla sensazione di calore che stringeva tra le mani. Si rese conto solo in quel momento che per lo shock tutte loro avevano invertito la trasformazione.
    - Faragonda ci aveva convocate, diceva che non ci vedeva da un po’… lo fa, a volte, quando non veniamo a salutarla per lungo tempo. Griselda diceva che non stava bene ma quando siamo entrate lei era… felice, luminosa, allegra.
    - Ci sorrideva- aggiunse Aisha tra un sorso di camomilla e l’altro – ci ha chiesto come stavamo, ha ascoltato i nostri racconti.
    - Poi ci ha chiesto dei nostri poteri!- intervenne Tecna - Diceva che le fate di Alfea sono deboli, che scoprire cosa aveva sviluppato i nostri poteva aiutare a sviluppare i loro. Ma li voleva tutti.
    - Tutti i vostri poteri...- mormorò la preside.
    - Quando ci siamo trasformate però è cambiata- iniziò Flora – sembrava debole, invecchiata, e attorno a lei c’era come un fantasma di un’altra donna.
    - Com’era fatta, Bloom?
    - Sembrava più giovane di Faragonda, aveva lunghi capelli neri, che fluttuavano come se fosse sott’acqua. Non ho visto il colore degli occhi ma aveva la faccia coperta di spirali nere. E Griselda la conosceva. L’ha chiamata… Talena, o qualcosa di simile.
    - Taleia.
    Musa si era alzata in piedi e si era avvicinata alla poltrona di Griffin.
    - E Griselda ha detto di dirle che le dispiaceva di non poter reggere più a lungo, preside. Ha detto che avevamo cinque giorni. Cosa intendeva?
    Gli sguardi delle ragazze erano fissi sulla preside.
    - Più nemici sconfiggete- iniziò questa, mestamente – più l’Universo tenta di riequilibrare le cose mandandovene contro di nuovi. È una legge che non può essere cambiata, tutti noi ci abbiamo sbattuto contro. E questo nemico… viene da molto lontano.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:33
     
    Top
    .
  4.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    4gKjXD6

    Griffin fece un gesto fluido con le dita e le luci della stanza si affievolirono. Un bagliore azzurro fiorì in mezzo a loro e sotto i loro occhi prese vita la sagoma di Taleia.
    - Era una delle ninfe di Magix.
    Giovane, sorridente, il volto ancora pulito, le ragazze la guardarono esercitare i suoi poteri sull’acqua e sui venti. Poi venne un’ombra scura che le trapassò il petto e i tatuaggi neri spiraleggianti crebbero su di lei come tralci di un rampicante.
    - Il Male la corruppe. Tentò di rubare i poteri alle sue compagne, proprio come ha provato a rubare i vostri. Ci sono persone che si portano dentro un enorme vuoto e tentano di colmarlo con il potere. Le sue compagne tentarono di riportarla indietro dal lato oscuro…
    Attorno alla donna crebbero sagome di luce che gesticolavano nella sua direzione, la scrollavano per le spalle, tentavano di abbracciarla. Il suo viso rimase nero d’inchiostro e la sua espressione rimase impassibile.
    - ...invano.
    Una delle sagome di luce assunse i contorni di una ragazza alta, con lunghi capelli castani e il corpo coperto da bagliori. Le ragazze la guardarono mormorare qualcosa, poi le luci che le coprivano il corpo si unirono in una sfera tra le sue mani aperte. La ragazza sembrò gridare qualcosa, lanciando la sfera verso Taleia. Le luci le vorticarono intorno, poi sembrarono immobilizzarla ed entrambe scomparvero.
    - Hesperia fu l’unica abbastanza determinata da imprigionarla. La sua reliquia l’ha tenuta imprigionata per centinaia di anni…
    - ...fino ad oggi- sbottò Bloom – quando si è impossessata della nostra preside. Com’è potuto succedere?
    La visione svanì e le luci tornarono a splendere come prima. Un po’ intontita Bloom si ritrovò a strofinarsi gli occhi.
    - Non ne ho idea. La minaccia di Taleia fu sventata, è vero, ma non è un argomento sul quale si sappia granché. Le ninfe di Magix sono sempre state un grosso mistero.
    - Ma se si tratta di ninfe possiamo chiedere a mia sorella! Certamente lei conosce questa storia e…
    Griffin rise amaramente.
    - Bloom, stiamo parlando di più di cinquecento anni fa! Tua sorella ne avrà a malapena cinquanta!
    - Ma…
    La strega si alzò in piedi e prese a camminare nervosamente tra le poltroncine, seguita dagli sguardi preoccupati delle ragazze che aspettavano solo una sua parola.
    - Le nove ninfe di Magix sono nate nei primi luoghi toccati dal Grande Drago che creò la Dimensione Magica. Vissero vite lunghissime e piene di sfide ma nessuna di loro è ancora in vita...- si interruppe per un’altra amara risata - ...tranne Taleia, a quanto pare. Quando i loro corpi si spengono la loro essenza li abbandona per nascere in un altro corpo, meno potente ma animato dallo stesso spirito. Tua sorella Daphne custodisce l’essenza della ninfa Driope e la sua recente nemica, Politea, della ninfa Pasitea. Taleia era una delle prime ninfe, estremamente potente… solo la forza di Hesperia, prima ninfa anch’essa, riuscì a fermarla, e solo a costo della sua stessa vita.
    - Ma nessuna delle prime ninfe è sopravvissuta…- mormorò cupamente Bloom.
    - Preside Griffin- anche Tecna si era alzata in piedi per avvicinarsi di più alla donna – cosa sappiamo della reliquia di Hesperia?
    - È un manufatto antichissimo, forgiato dai primi membri della stirpe di Hagen, che avete conosciuto. Molti grandi artefatti sono opera di quel clan di fabbri. Se quella reliquia può esserci d’aiuto certo lui lo saprà. Gli farò visita seduta stante.
    - E Griselda?
    La sagoma della preside parve accartocciarsi su sé stessa mentre chinava la testa con aria addolorata. Dopotutto lei e Faragonda avevano la stessa età e avevano combattuto insieme innumerevoli battaglie. I suoi occhi, mentre si voltava verso Flora, erano tutt’altro che inespressivi.
    - Griselda si è sacrificata per bloccare Taleia ma l’avete sentita anche voi: abbiamo cinque giorni per trovare un’alternativa. Il suo potere non durerà a lungo.
    - Sacrificata?
    - L’incantesimo durerà per cinque giorni, dopodiché Taleia smetterà di essere una statua. Quanto a Griselda… non c’è modo di sapere se e in che condizioni uscirà dall’incantesimo.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:33
     
    Top
    .
  5.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    GZJnkeI

    Le Winx rimasero sole nella stanza mentre Griffin spariva nell’ennesima nuvola di fumo.
    Il silenzio aveva un sapore amaro, di cose non dette. Non avevano bisogno di aprir bocca per percepire quella sensazione di oltraggio, quell’indignazione: qualcuno aveva violato la sicurezza del loro college, impossessandosi della stessa preside.
    Non era un bel pensiero.
    - Dobbiamo salvarla.
    Tutte si voltarono verso Musa. Le sue mani sottili erano strette a pugno per l’intensità di quel sentimento.
    - Qualunque cosa ci venga chiesta, qualunque sfida richieda, noi dobbiamo salvare Faragonda.
    - L’avete vista- mormorò tristemente Flora – sembrava così anziana e debole, imprigionata dentro il fantasma di Taleia…
    - Senza dubbio! - Bloom si alzò in piedi, infervorata – Faragonda ha fatto così tanto per noi!
    - E Griselda…
    Tutte chinarono la testa alle parole di Stella. Era severa, era inflessibile e poteva essere una gigantesca spina nel fianco per una studentessa di Alfea ma Griselda faceva comunque parte del corpo docenti ed era il braccio destro di Faragonda. Il suo sacrificio le inorgogliva e rattristava allo stesso tempo.
    - Tecna, credi che…
    - Se mi stai chiedendo di cercare online notizie di questa Taleia e di Hesperia, l’ho già fatto. Non c’è nulla più di quello che già ci ha detto Griffin. Queste ninfe sono un mistero che la rete non può svelare. Speriamo che lei abbia più successo parlando con qualcuno in carne ed ossa.
    - C’è sempre la biblioteca di Alfea...- mormorò incerta Musa. Tutte ammutolirono: l’idea di tornare là, così vicino alle due statue nell’ufficio di Faragonda, era un po’ inquietante.
    - Bloom, dobbiamo avvertire il resto del corpo docenti! Wizgiz, Palladium… Cosa faranno senza Faragonda né Griselda?
    Le parole di Flora scatenarono una tempesta di pensieri nella mente della ragazza. Le studentesse sarebbero andate nel panico, l’organizzazione della scuola avrebbe vacillato, le lezioni, gli esami… La preoccupazione era così palese sul suo volto che Stella le posò una mano sulla spalla.
    - Calma, Bloom! Stai di nuovo facendo la tua faccia da “devo salvare tutti”! Sei una fata, non sei il custode unico della Dimensione Magica. Ognuno farà la sua parte.
    - Potremmo chiamare Codatorta!- propose Aisha mettendo mano al suo cellulare – Anche la biblioteca di Fonterossa potrebbe aiutarci. E segnalare quello che è successo ad Alfea gli farà alzare la guardia. Non sappiamo se Taleia avesse dei collaboratori.
    - Giusto!
    La fata della fiamma del Drago sembrò riprendere il controllo.
    - Aisha, avvisa Fonterossa. Due di noi potrebbero andare lì, per parlare con Saladin e controllare la biblioteca, mentre altre due tornano ad Alfea per la nostra biblioteca e per avvisare gli altri insegnanti. E altre due potrebbero restare qui in attesa di Griffin, e guardare nella loro biblioteca.
    Stella sorrise incoraggiante.
    - Molto bene, questo è lo spirito giusto! Io e Flora resteremo qui a Torrenuvola, tu e Musa volerete fino ad Alfea e Tecna e Aisha possono visitare Fonterossa.
    Avere un piano in mente era un’altra cosa e le ragazze si sentirono un po’ più rincuorate.
    Stavano per trasformarsi e volare via quando nella stanza si alzò l’ennesima nuvola di fumo.
    - Che tempismo...- commentò Stella, mentre Griffin faceva la sua comparsa stringendo qualcosa nella mano destra.
    - Dove state andando, signorine?
    Erano tutte in piedi dietro a Bloom.
    - Dobbiamo saperne di più sulla reliquia di questa Hesperia e l’unico modo per farlo è attraverso le biblioteche dei tre college. Bisogna avvertire Fonterossa, e gli altri professori alla nostra scuola!
    - Un simile spirito d’iniziativa vi fa onore ma contatterò io il preside di Fonterossa e il corpo docenti di Alfea. Ci sono protocolli da seguire, in questi casi, non è una faccenda che possiate gestire avventatamente.
    Aisha fece per replicare a quelle parole ma la mano di Flora le si posò sul braccio, fermandola.
    - Preside Griffin, cosa le ha detto Hagen?
    - Cercare tracce della reliquia di Hesperia non vi porterà da nessuna parte.
    La preside porse a Bloom un oggetto allungato, che la fata prese con cautela tra le mani.
    - Questa pergamena contiene le uniche testimonianze conosciute su quell’oggetto. Si tratta di un documento preziosissimo: non perdetelo, non danneggiatelo. Sarò di ritorno tra qualche ora: restate in questa stanza e non create altri problemi.
    E si dissolse per l’ennesima volta in una nuvola di fumo.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:34
     
    Top
    .
  6.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    9kGXyrY

    Bloom si sedette accanto all’unico tavolino della sala e iniziò ad aprire con cautela la pergamena che le aveva dato Griffin.
    Non era molto lunga, più o meno quanto il suo avambraccio. La sua superficie era coperta di disegni e schizzi, talvolta troppo sbiaditi per essere del tutto riconoscibili. Sul lato destro campeggiava la figura della ninfa guerriera che Griffin aveva loro mostrato, Hesperia. Il resto del foglio ospitava schizzi di spade e di gemme, il ritratto di una fanciulla i cui capelli si spandevano a raggiera come un sole, il disegno di un misterioso monile che ricordava una fiamma metallica e, schizzati con mano leggera, alcuni profili di paesaggi.
    Tra un disegno e l’altro una scrittura minutissima aveva tracciato file e file di appunti, scritti in una lingua incomprensibile.
    - Tutto qui?- esclamò Stella, spiando da sopra la spalla di Bloom.
    - Cosa ti aspettavi Stella, un tutorial?- la voce di Musa era in miscuglio di divertimento e delusione.
    Bloom passò le dita sullo schizzo della fiamma, sovrappensiero.
    - Dovremmo iniziare traducendo queste scritte, non vi pare?
    Tecna si inginocchiò accanto al tavolino e fotografò la pergamena con l’inseparabile tablet. Quando tornò a guardare le sue compagne gli occhi le brillavano d’impazienza.
    - Sono riuscita a mettere le mani sull’ultimo tecnoincantesimo di Magister Aemil, credo che faccia al caso nostro. Basta una foto delle scritte e poi…
    - Magister Aemil?- chiese Bloom, incuriosita.
    - È un mago in esilio- iniziò Tecna appassionatamente - e nessuno sa dove vive ma ogni tanto manda degli incantesimi, di solito tecnomagici, per contribuire allo sviluppo della comunità magica.
    Aisha rise sommessamente.
    - Questa proprio da te non me l’aspettavo, Tecna… a sentire i miei genitori non è niente di più di una bella storia e dietro i suoi tecnoincantesimi c’è semplicemente un laboratorio che non vuole rivelare il suo nome. Un mago in esilio? E da cosa?
    - Sì, sì, prendimi pure in giro- brontolò Tecna – ma intanto i suoi incantesimi funzionano e quando riuscirò a tradurre tutte queste iscrizioni grazie a lui dovrete ringraziarmi tutte.
    - Come faremmo senza di te, Tecna?- esclamò Flora sorridendo. La ragazza arrossì ma continuò a digitare imperterrita.
    - Questi disegni sono tutt’altro che chiari...- mormorò Bloom, mentre il suo sguardo continuava a tornare sulla misteriosa fiamma di metallo.
    - Potrebbe essere qualunque cosa - rifletté Musa indicando i vari disegni – un pezzo dell’armatura, questo gioiello a forma di fiamma, queste gemme. E i paesaggi… a me non dicono niente. Voi che ne pensate?
    Le ragazze si concentrarono sui disegni mentre l’espressione di Tecna, sempre seduta sul tappeto, si corrucciava sempre di più.
    - Aspettate un attimo…
    Aisha sfilò delicatamente la pergamena da sotto le mani di Bloom e se la avvicinò agli occhi.
    - Ho sognato questo posto per settimane dopo che avevamo raggiunto l’Oceano Infinito attraverso di esso… Bloom, questa non è la grotta di Roccaluce in cui era imprigionata Daphne?
    La fata guardò con attenzione lo schizzo che l’amica le indicava. Le sagome delle ninfe di Magix lungo le pareti, il cristallo al centro e lo specchio d’acqua che lo circondava…
    - Ma sì, è Roccaluce! Chiunque abbia fatto questi disegni aveva accesso a Roccaluce!
    - Guarda qui…
    Aisha le indicò la parete di fondo della grotta. Tra le ombre si intravedevano lunghe file ordinate di caratteri scolpiti nella roccia.
    - Non ricordo di averli visti, quando abbiamo incontrato Omnia. È possibile che ci siano sfuggiti?
    Bloom ripensò agli innumerevoli sogni che le aveva mandato Daphne, alle volte che si era ritrovata nella grotta, a quando, per combattere Tritannus, avevano attraversato il lago.
    - Nemmeno io ricordo niente del genere. Se ci fosse stato qualcosa inciso sulla parete l’avrei visto. Di certo non è stato fatto dopo la nostra visita...
    - Ragazze, c’è un problema.
    Le fate si voltarono verso Tecna che voltò il tablet nella loro direzione.
    - Non si tratta di un codice né di una lingua sconosciuta…
    - Ottimo no? Almeno tu puoi capirci qualcosa!- esclamò Stella cercando di decifrare le scritte sullo schermo.
    - Il problema è che molte delle lettere sono sbiadite al punto da risultare illeggibili, e rendono a loro volta illeggibili parecchie parole. Guardate: c’è scritto “gemma di potere” e anche “equilibrio di magia” ma non si capisce cosa sia scritto tra queste righe. Alcune delle iscrizioni sono trascritte qui ma il resto…
    Bloom chinò il capo sulla pergamena, pensierosa.
    - L’unico modo di decifrare quelle parole è andare di persona alla grotta di Roccaluce. Dovremmo andarci domani stesso.
    - Credete che Alfea abbia ancora una stanza per noi?- mormorò Stella.
    - Chi se lo immaginava, stamattina, che sarebbe successo tutto questo?

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:35
     
    Top
    .
  7.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    gQgblYx

    Quando finalmente Griffin tornò le Winx erano piuttosto provate: Tecna non aveva fatto altro che arrovellarsi sulle lettere mancanti dell’iscrizione e le altre avevano cercato invano di aiutarla suggerendole le parole più disparate, come in un improbabile cruciverba.
    - Preside Griffin, com’è la situazione ad Alfea?
    La strega si lasciò cadere su una delle poltroncine, il volto più cupo di quanto ricordassero.
    - Sotto controllo, almeno per ora. Alle alunne non abbiamo detto nulla, solo che Faragonda e Griselda sono in viaggio per una ricerca importante. Madame Meanna e Palladium hanno la situazione sotto controllo ma Wizgiz l’ha presa molto male.
    Le ragazze chinarono la testa al pensiero dell’allegro professore in lacrime.
    - Vorremmo tornare ad Alfea: passare la notte a scuola e domani andare fino alla grotta di Roccaluce. La pergamena sembra indicare che ci siano delle iscrizioni, laggiù. Non è molto ma il tempo a nostra disposizione è breve.
    - Mi fa piacere che siate così determinate. Non si sa molto della reliquia di Hesperia ma è un oggetto molto potente: se ha tenuto a bada Taleia fino ad ora credo possa essere usato nuovamente. Mi chiedo solo cosa abbia permesso, di punto in bianco, la sua fuga… cercherò di fare luce sulla questione mentre voi cercate la reliquia e vi terrò informate di eventuali sviluppi.
    - Prima che andiamo, vorrebbe dare un’occhiata alla pergamena?
    Griffin prese l’oggetto dalle mani di Bloom e lo aprì con delicatezza.
    - Abbiamo cercato di tradurre le scritte che corredano questi disegni- Tecna mostrò alla donna la schermata del suo tablet – ma alcune sono illeggibili. È possibile farle avere agli esperti di linguistica di Fonterossa? Forse possono lavorarci mentre siamo in missione.
    - Saladin ha offerto tutta la collaborazione possibile, ovviamente: un potere come quello di Taleia libero e senza controllo è un pericolo per tutta la Dimensione Magica. Se ci saranno novità, su qualunque fronte, ci metteremo in contatto con voi.
    - Vorremmo portare con noi la pergamena… - iniziò Bloom, ma prima che potesse finire la frase la preside agitò le mani nella direzione dell’oggetto che rimpicciolì fino a scomparire.
    - Mi dispiace ma non posso permettere che un tale manufatto cada nelle mani sbagliate. Confido che ne abbiate fotografato le parti più utili. Ora ho bisogno di riposare e vorrei che mi lasciaste da sola. Vi materializzerò ad Alfea per risparmiarvi il volo e domani mattina io e Saladin verremo ad assistere alla vostra partenza. Andate.
    Le ragazze non fecero nemmeno in tempo a rispondere: prima che se ne rendessero conto erano tornate ad Alfea, in una nuvola di fumo nero che andava dissolvendosi lentamente.
    - Inizio a trovarle un po’ noiose queste nuvole di fumo- tossì Stella facendosi aria con una mano.
    - Ma questo è…?- mormorò Musa ad occhi sgranati, guardandosi intorno. Il fumo andava man mano rivelando una stanza che somigliava moltissimo a quella che aveva visto nascere il gruppo.
    - Credo sia l’appartamento di cui mi aveva parlato Daphne...- Bloom mosse alcuni passi verso la scala sospesa che saliva al primo piano – Sostiene che Faragonda avesse la speranza segreta di vederci tornare a insegnare qui e abbia realizzato questo appartamento per noi, sulla base delle stanze che occupavamo al primo anno.
    Flora si coprì la bocca con entrambe le mani: - Che nostalgia...- la sentirono mormorare, gli occhi un po’ lucidi.
    - È passato proprio tanto tempo…- sussurrò anche Aisha, guardandosi intorno con occhi sgranati. L’ambiente era luminoso e confortevole e la terrazza si apriva ancora sul cortile della scuola, come allora. Stella e Musa salirono rapidamente la scala sospesa e presto le altre poterono sentire dei mormorii di approvazione.
    - Abbiamo tutte il letto nella stessa stanza, stavolta!
    - E c’è un guardaroba di una dimensione quasi accettabile!
    Bloom rise: - Faragonda ci conosce bene!
    - Il frigo è pieno e io ho la pancia vuota- mormorò sovrappensiero Flora aprendone lo sportello – chi mi aiuta a cucinare qualcosa?
    - Vengo io- si offrì subito Aisha raggiungendo la compagna all’angolo cottura.
    - Vi aiuto anche io.
    Bloom sorrise nel vedere Tecna abbandonare per una volta il suo tablet e salì al piano superiore per raggiungere le altre.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:35
     
    Top
    .
  8.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    YFyWMXf

    - Siete sveglie?
    La cena era stata tutto sommato allegra: era stato facile mettere da parte per un po’ la preoccupazione per la minaccia corrente mentre esploravano insieme l’appartamento, cucinavano e scherzavano. Avere quel posticino solo per loro era un po’ come essere in vacanza e avevano quasi ceduto alla tentazione di un pigiama party finché Bloom non aveva ricordato loro che la missione, il giorno dopo, avrebbe richiesto che fossero sveglie, riposate e scattanti. Tuttavia…
    - Musa, non riesci a dormire?
    I letti erano disposti su due livelli e Stella era la più vicina a quello di Musa.
    - Non riesco a fermare il mio cervello. È come se sentisse che sono di nuovo a scuola e mi riproponesse tutti i ricordi delle lezioni, tutta l’ansia degli esami, tutto quello che combinavamo quando eravamo qui.
    - Già, per me è lo stesso...- mormorò Aisha dall’altra parte della stanza – Continua a tornarmi in mente la prima notte che ho passato qui. Voi eravate già un gruppo e io invece…
    - Non mi aspettavo che pensassi ancora a queste cose...- un fruscio nel buio suggerì loro che Flora era scesa dal suo letto per avvicinarsi a quello dell’amica.
    - Non mi capita mica tutti i giorni- sorrise la fata dei fluidi – è la vicinanza alla scuola che me lo riporta alla mente.
    - Pensare che è passato così tanto tempo… chi immaginava che saremmo arrivate fin qui?
    Lo sguardo di Bloom, perso sui disegni del soffitto, rivedeva a sua volta tutte le esperienze che avevano fatto insieme: la prima disavventura a Melmamora, la rivalità con le Trix, la minaccia di Valtor… e le lezioni di magia, così inaspettate per una ragazza cresciuta sulla Terra.
    - Devo proprio ammetterlo, Bloom, quando ti ho salvata quel giorno proprio non mi aspettavo che ti saresti rivelata la principessa di Domino! Ti ricordi che quel giorno ti spacciammo per la principessa Varana di Callisto? Non eravamo poi troppo distanti dalla realtà!
    Risero insieme, ricordando lo sguardo inquisitore di Griselda e l’accoglienza di Faragonda. Come se il loro pensiero fosse contagioso la stanza cadde in un denso silenzio: le due statue erano solo a poche stanze da dove stavano riposando.
    - Ce la faremo- affermò con sicurezza Aisha nel buio – Vi ricordate quando ci preoccupavamo di ottenere l’Enchantix? Quante avventure abbiamo vissuto da allora? Quanti poteri abbiamo acquisito lungo la strada? Eppure quell’anno ci preoccupavamo tanto quanto adesso. E non avevamo tutta l’esperienza che abbiamo ora.
    - Le Trix…- contò Bloom - Gli Stregoni del Cerchio Nero… Valtor… Tritannus… Acheron… Darkar… Kalshara…
    - Per tacere delle varie smorfiose incontrate lungo la strada, come Diaspro! Non ci siamo mai fatte battere da nessuno!- esclamò Stella, strappando una risata al resto del gruppo.
    - Non avevamo mai affrontato una ninfa, però.
    La voce di Tecna, che fino ad allora non aveva aperto bocca, aveva messo in parole la sottile paura che si annidava nel cuore di ognuna di loro.
    - Griffin ha detto che solo Hesperia è stata in grado di fronteggiarla. E non l’ha sconfitta, l’ha solo rinchiusa.
    - Nemmeno noi dobbiamo sconfiggere Taleia- le rispose con gentilezza Flora – dobbiamo solo recuperare la reliquia di Hesperia. Domani controlleremo le iscrizioni a Roccaluce e partiremo da lì. Abbiamo tutto il tempo che ci serve.
    - Flora ha ragione- intervenne Bloom – la nostra è solo una missione di recupero, una ricerca. Una volta ottenuta la reliquia decideremo sul da farsi.
    - Eppure- mormorò Tecna sovrappensiero – più leggevo le trascrizioni della pergamena e più avevo la sensazione che qualcosa mi stesse sfuggendo…
    - Una cosa alla volta- sbadigliò Aisha – domani, a mente riposata, cercheremo di nuovo di interpretare quelle parole. Sarà divertente per una volta, come risolvere un rompicapo insieme.
    - Se vogliamo avere la mente riposata dovremmo dormire, ragazze...- le rimproverò Bloom.
    - Non lo facciamo mica apposta! Ci vorrebbe qualcuno che cantasse una ninnananna...- si lamentò Stella – Musa, non potresti farci questo piccolo favore?
    Una risatina giunse dall’angolo dove dormiva Musa.
    - Se proprio insistete…
    La stanza sembrò illuminarsi per un attimo mentre i gorgheggi della fata della musica la riempivano. Le altre fate chiusero gli occhi e ascoltarono, senza pensare a niente.

    Hai mai visto quel mondo fantastico?
    È quel posto speciale che vive nel tuo cuore!
    Chiudi gli occhi e in un attimo sarai lì,
    con le tue ali colorate,
    e tutto è possibile adesso che…



    La voce di Musa sembrava entrare dentro di loro, scaldarle con la dolcezza della sua voce, confortarle con le sue parole colme di speranza.

    Tu puoi credere in te,
    ricorda chi sei, non ti arrendere mai...
    È una luce il coraggio che hai,
    un giorno sarai una stella se vuoi,
    ma per noi già lo sei...



    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:35
     
    Top
    .
  9.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    wPxB4eG

    La mattina dopo Griffin e Saladin le stavano aspettando nello studio di Faragonda.
    Nonostante avessero già visto le statue, il giorno prima, le ragazze non poterono evitare di rabbrividire quando se le trovarono davanti. Avevano indossato abiti comodi e pratici, adatti ad ogni evenienza, e Tecna portava con sé il suo palmare in una robusta custodia a tracolla.
    - Ammiro il vostro spirito d’iniziativa- esordì Saladin – e vi seguirei senza esitazione se avessi… settant’anni in meno e non fossi incastrato con le scartoffie.
    L’anziano preside si voltò verso Griffin.
    - Mi è stato chiesto di riaprire Monteluna, sai? Dicono che sono passati più di cinquant’anni e che è tempo che ai maghi sia data una seconda possibilità.
    La reazione della strega fu quasi impercettibile ma Bloom notò comunque le sue pupille dilatarsi per la sorpresa.
    - Non vedo cosa questo abbia a che fare con me- mormorò con freddezza. Saladin sogghignò.
    - Staremo a vedere. Helia potrebbe essere un ottimo insegnante dopotutto…
    Flora scoccò un’occhiata perplessa a Bloom ma non disse niente.
    - Ad ogni modo, fanciulle, io e la preside Griffin vi offriamo tutto il sostegno che vi sarà necessario in quest’ora difficile. Non c’è naturalmente bisogno di dire quanto tutti noi siamo in pena per la sorte della nostra amatissima Faragonda e di Griselda. Proseguiremo le nostre indagini sulla pergamena da qui e ci metteremo in contatto con voi appena possibile.
    Griffin sembrava non avere niente da aggiungere e le fissava in silenzio.
    - Mi sembra di capire che la vostra destinazione sia Roccaluce. Siete dirette alla grotta delle Nove Ninfe, vero? Eccellente. Andate, e che il Drago vegli su di voi!
    L’anziano insegnante fece roteare il bastone con insospettabile agilità e poi lo batté a terra, liberando un lampo di luce che le abbagliò.

    Quando le ragazze riaprirono gli occhi non erano più ad Alfea ma nell’anticamera della grotta che era stata un tempo la prigione di Daphne, gli scarponi sprofondati nella spanna d’acqua rimasta in quel luogo, l’aria pervasa da un fortissimo sentore di umidità e un fioco bagliore prodotto dai cristalli nella roccia.
    - Yuk!- esclamò Stella facendosi aria con la mano – Qui dovrebbero arieggiare ogni tanto!
    - La marea sale e scende...- mormorò Aisha sfiorando sulle pareti i segni del movimento dell’acqua - ...non abbiamo molto tempo. Cosa credi che troveremo, Tecna?
    La fata della tecnologia sguainò il fedele tablet e si guardò intorno.
    - In realtà potremmo doverci trasformare. C’è un novanta per cento di possibilità che le iscrizioni si riferissero ad una prova ma non è chiaro se fosse una testimonianza di qualcosa successo nel passato o un avvertimento per chi vi si recasse in futuro. Le frasi sono costruite in maniera così arcaica che non riesco nemmeno a distinguere i tempi verbali…
    - Credete che possa esserci una prova fisica da affrontare, da qualche parte?- mormorò Flora, legandosi i lunghi capelli in una coda in cima alla testa.
    - Non chiedo di meglio!- sogghignò Aisha, che negli ultimi tempi non aveva avuto modo di allenarsi molto. La fata saltellò a mo’ di pugile lungo il passaggio che portava alla grotta vera e propria, seguita dal resto delle Winx.
    - Qualunque cosa, sia l’affronteremo insieme...- concluse Bloom mentre passavano sotto l’arco di pietra. Quel posto le era così familiare… Il suo sguardo corse alla parete riprodotta nella pergamena ma come ben ricordava non c’erano iscrizioni sulla roccia.
    - Forse c’è bisogno di una parola magica, come nei film!- azzardò Musa, appoggiando una mano sulla superficie liscia – Dite amici ed entrate!
    - Qual è la parola elfica per amici?- rise Flora, sfiorando anch’essa la parete con le dita.
    - Io starei più attenta se fossi in voi- mormorò Stella, un’espressione sospettosa sul viso.
    - Temi che possa essere una trappola? Ma è stato Hagen a darci la pergamena…
    - Lo so Bloom, ma in questo luogo c’è qualcosa che non mi convince.
    - Non sarà che non essendoci luce solare ti senti in soggezione?- la punzecchiò Aisha.
    - Non ha niente a che vedere con la luce! C’è qualcosa in questo posto, non lo senti?
    - State tranquille, ragazze, ora guarderemo insieme la trascrizione della pergamena e risolveremo questo mistero. Tecna?
    - Giuro che se Griffin non ci manda una traduzione più valida alla svelta io…
    - Tecna?
    Nessuno aveva risposto a Bloom. Le ragazze si voltarono all’indietro, abituate com’erano al fatto che Tecna, distratta dalle sue diavolerie tecnologiche, rimanesse sempre qualche passo più indietro.
    Ma dietro di loro non c’era nessuno.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:36
     
    Top
    .
  10.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    fmneRwz

    - Dov’è andata?
    - Era qui un momento fa!
    I commenti impauriti delle ragazze si accavallarono confusamente, rimbombando nello spazio roccioso. Bloom si guardava intorno allibita. Quella grotta non era certo enorme, che fine poteva mai aver fatto Tecna?
    - E se fosse sprofondata?- gemette Musa
    - Ma abbiamo tutte camminato negli stessi punti prima di lei…
    Stella alzò un braccio ed evocò una sfera di luce che riempì l’ambiente, ma non servì a nulla se non a stabilire che le cinque ragazze erano sole nella grotta.
    - Non può essere sparita nel nulla. Siamo state qui più di una volta e non ci è mai successo niente di niente!
    - Eppure Tecna…
    - E se fosse stata rapita da qualcuno?- Flora si guardò intorno in cerca di ombre.
    - L’avremmo sicuramente notato!- le rispose Bloom, ma per sicurezza mosse qualche passo verso il punto in cui Saladin le aveva magicamente trasportate. Niente: anche il corridoio era deserto.
    - Bloom, non pensi che dovremmo…
    Musa si era interrotta. Bloom fece per tornare nella sua direzione ma…
    - Ragazze. Dov’è Musa?
    Aisha, Flora e Stella si voltarono verso la loro leader, gli occhi sgranati.
    - Non è possibile!
    Anche Musa era sparita.
    - Eravate qui a due passi da lei!- esclamò disperata Bloom, tastando la roccia accanto al punto dov’era Musa l’ultima volta che l’aveva vista.
    - Non sta succedendo a me… è un sogno vero? Aisha, dammi un pizzicotto…
    Il volto di Stella era deformato in una maschera terrorizzata. Flora allungò un braccio verso Aisha, aggrappandosi alla sua manica come se volesse impedirle di sparire.
    - Avvicinatevi, restiamo insieme!
    Le ragazze si misero spalla a spalla, formando un cerchio rivolto verso l’esterno.
    - Vedete niente di strano?
    Il globo di Stella, sopra le loro teste, si era fatto addirittura più luminoso, illuminando perfettamente ogni anfratto della grotta. Il livello dell’acqua, attorno ai loro stivali, stava crescendo lentamente.
    - E se non riusciamo a trovarle...- iniziò Aisha a voce bassissima - ...prima che la marea salga?
    - Avremmo dovuto andarcene appena siamo arrivate!- gemette Stella. Flora si voltò verso l’amica.
    - Hai detto che senti qualcosa, che c’è qualcosa che non ti convince. Concentrati Stella, forse possiamo capire cos’è e sconfiggerlo!
    La bionda fata prese un respiro profondo e chiuse gli occhi.
    - È come se ci fosse qualcosa di vivo, qualcosa che mi respira sul collo. Qualcosa di invisibile che ci circonda.
    Il volto di Stella sembrava meno spaventato e Flora le sorrise incoraggiante.
    - Hai visto? Possiamo ancora-
    Dove un attimo prima c’era il suo sorriso dolce ora non c’era più nulla. La fata era sparita, sotto i loro occhi, proprio mentre la fissavano. Stella sussultò e Aisha non riuscì a trattenere un gemito.
    - Flora!- esclamò disperata - Bloom, dobbiamo fare qualcosa!
    Metà delle sue amiche erano sparite. La ragazza tentò invano di pensare a qualcosa ma il suo cervello si rifiutava di collaborare. Aisha le stava dicendo qualcosa, gesticolando, ma le sue orecchie non riuscivano a sentirla. La fata dei fluidi la prese per le spalle, scuotendola, ma non servì a niente.
    - Stella, proverò ad innalzare una barriera d’acqua. Forse ci proteggerà da qualunque cosa sia in questa grotta!
    Con gli occhi socchiusi per la concentrazione Aisha iniziò a muovere le mani ma la sottile parete che si sollevò dal pavimento della grotta vi ricadde quasi subito con rumore di pioggia: anche Aisha era sparita nel nulla.
    Erano rimaste sole. Gli occhi di Stella erano vuoti mentre la guardava con aria allibita. Cosa potevano fare contro un nemico invisibile? Bloom allungò una mano verso quella dell’amica.
    - Stella, ti prego, non lasciarmi!
    Le sue compagne erano tutte sparite. Chi avrebbe salvato Faragonda e Griselda se anche lei fosse sparita? Lacrime di disperazione le riempirono gli occhi mentre stringeva a sé Stella. Perfino la sua fiamma del Drago non poteva nulla contro quella minaccia.
    - Bloom…
    E poi anche Stella scomparve, facendo sprofondare la grotta nell’oscurità.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:37
     
    Top
    .
  11.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    trah5OF

    - ...molto felice che tu abbia accettato la mia convocazione con così poco preavviso.
    Flora batté le palpebre, confusa. Lame di luce solare passavano attraverso la porta di vetro che le stava davanti, abbagliandola.
    - Va tutto bene, Flora?
    Faragonda la stava fissando preoccupata e qualcosa, nel suo viso, scatenò una seconda ondata d’inspiegabile confusione nella sua mente.
    - Io… credo di sì.
    La ragazza riconobbe le pareti che le circondavano: si trovava ad Alfea, in un corridoio dell’ala delle aule. La porta davanti alla quale si erano fermate, però…
    - Credo che la lezione sia quasi finita ma vorrei che vi assistessi comunque. Quando sei pronta torna nel mio studio, io sarò lì.
    La preside si allontanò e raggiunse Griselda all’angolo del corridoio. Flora le seguì con lo sguardo, pervasa da una strana sensazione. Era come se sentisse di dover dire loro qualcosa, qualcosa di importante che però non ricordava affatto…
    Si voltò verso la porta sconosciuta e l’aprì cautamente. La luce del sole l’avvolse e subito sul volto le si aprì un enorme sorriso: la stanza era un tripudio di piante e fiori. Anche l’aria era diversa da quella del corridoio, calda, umida e colma di quel profumo verde che amava tanto.
    - ...anche se in genere questo è meglio lasciarlo fare a chi è più abile con la spada!
    Quelle parole furono accolte da un coro di risatine. Una donna stava tenendo lezione tra quelle piante e Flora intravide, tra le foglie di un arundo di Andros, un gruppetto di giovani fate.
    - In ogni caso è bene sapere che si tratta di una pianta imprevedibile e che anche seguendo le mie istruzioni non è detto che la raccolta vada a buon fine.
    La voce della donna le sembrava familiare…
    - L’Antirrimo Magico, invece, reagisce molto bene alle coccole, purché abbiate l’accortezza di iniziare dalle guance e non da sopra. Vedete?
    Flora sorrise ricordando la sua prima esperienza con l’Antirrimo Magico: le era venuto spontaneo carezzare quei petali che ricordavano le fauci di una belva e il fiore aveva reagito schiudendosi e offrendole il suo nettare che donava coraggio.
    - ...le piante schiuderanno i loro petali, permettendovi di preparare la pozione Coraticum, che aiuta contro le paure. Infine il Mimulo, che al contrario, se raccolto in certe condizioni…
    "I giorni di luna piena…"
    - ...per esempio nei giorni di luna piena, viene usato per preparare una pozione molto speciale…
    "Che rende invisibili per qualche ora…"
    - ...che permette di assumere l’invisibilità per un brevissimo tempo.
    Metà di quelle cose le erano state insegnate dal padre e metà le aveva imparate sul campo. Quanto le sarebbe piaciuto assistere a quelle lezioni ad Alfea!
    - ...e adesso conoscete gli usi principali delle piante di questa famiglia. È tutto per oggi.
    Mentre le fate uscivano ignorandola la ragazza uscì allo scoperto e, proprio come si era aspettata...
    - Eldora!
    - Flora carissima!
    La stravagante fata madrina l’accolse con un caloroso abbraccio.
    - Ti è piaciuta la mia lezione?
    - Mi sarebbe stata molto utile quando ero ad Alfea: certe cose le ho imparate a mie spese!
    - Lo so, la scuola non ha avuto una cattedra di floromagia per moltissimi anni…
    Flora aiutò la donna a radunare le sue cose e la seguì fuori dalla stanza.
    - Scusa la fretta ma sto cercando- iniziò Eldora - di sviluppare un incrocio con le piante lunari di Selenia per vedere se posso…
    - ...migliorare il the dei sogni? È un’idea meravigliosa! Ha provato anche con le Ipomee?
    Eldora si fermò proprio nel mezzo del corridoio, come folgorata.
    - Ma sai che è un suggerimento eccezionale? Devo correre a parlarne con Palladium!
    E si allontanò di gran carriera.

    La preside Faragonda era seduta alla scrivania e l’aspettava con un sorriso compiaciuto.
    - Non so cosa tu abbia detto a Eldora ma ho appena ricevuto delle incredibili lodi per te da parte sua! Sembra convinta che la tua passione per le piante sia seconda solo alla sua.
    Quelle parole la fecero arrossire.
    - No, io ho solo suggerito… beh, un fiore che forse poteva…
    - Siediti… come ti è sembrata la lezione?
    - Molto istruttiva: sarebbe stata la mia materia preferita se Eldora fosse stata a scuola in quegli anni.
    La preside annuì con aria grave.
    - Le ho chiesto di tornare a insegnare in via definitiva ma stiamo avendo delle difficoltà. La conosci, ha i suoi ritmi, le sue abitudini, e vivere sulla Terra per tutti questi anni… credo che la vita a scuola le stia un po’ stretta. È un’ottima insegnante e come hai potuto vedere sa moltissime cose…
    - Indubbiamente! Così tanta esperienza sul campo… io avevo mio padre ma ho dovuto imparare così tanto da sola… avrei voluto diventare sua apprendista, sarei molto più brava ora!
    - Non sminuirti, Flora, sei una delle studentesse più talentuose dell’ultimo secolo quando si tratta di floromagia e anche Eldora sembra pensarlo. Questo non fa altro che convincermi ancora di più della decisione che ti sto offrendo: Flora, vorresti accettare la cattedra di Eldora?

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:37
     
    Top
    .
  12.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    hWkC2Jo

    “Corri”
    Gli occhi di Aisha si aprirono su una prateria che sembrava non avere confini. Le sue gambe stavano correndo prima ancora che il suo cervello desse loro l’impulso. Una falcata dopo l’altra, sempre più veloce. Da quanto non correva così? C’era qualcosa di liberatorio in quel movimento.
    “Scappa”
    Un brivido lungo la schiena. Qualcosa alle sue spalle. Un rivolo di sudore le si infilò sotto la maglietta, nell’afosa calura di quel posto.
    Che posto era?
    “Sei in pericolo”
    Una parte di lei avrebbe voluto fermarsi a riprendere fiato ma quella voce, nella sua testa, la spingeva avanti. E non era solo quella voce, c’era un rumore, un suono ritmico… si voltò in quella direzione.
    E le si gelò il sangue nelle vene.
    “Corri!”
    Dove diavolo era? Alle sue spalle, tra alberi dei quali aveva scorto ormai solo la punta, correva un essere che non aveva mai visto. Aveva due lunghissime gambe, sottili in maniera inquietante, due braccia altrettanto lunghe che terminavano in due lame affusolate e un corpo che sembrava un guscio d’insetto. La sua testa triangolare sembrava una punta di freccia su cui si aprivano due fessure che ospitavano gli occhi.
    “Corri”
    La prateria, disseminata di bassi arbusti rinsecchiti, sembrava deserta. In lontananza si intravedeva una cresta di alberi, appena visibili sull’orizzonte, troppo lontano per determinare se fossero alti abbastanza da offrire un riparo da quell’essere.
    Era fuori allenamento. Le caviglie iniziarono a farle male, il fiato le bruciava nei polmoni. Non era più abituata a correre: quando si trasformava non c’era bisogno di camminare.
    Poteva trasformarsi.
    Si fermò per un solo istante, alzando le braccia sopra la testa e concentrandosi sulle uniche parole che potevano salvarle la vita.
    - Winx Butterflix!
    Non successe niente.
    Riaprì gli occhi di scatto, nelle orecchie solo il rumore ritmico della creatura che si avvicinava.
    La magia non funzionava?
    “Corri!”
    Di nuovo quella voce nella sua testa. Scattò ancora in avanti, confusa, mille pensieri che si rincorrevano nella sua mente. Niente magia. Un mostro sconosciuto. Una voce misteriosa.
    Dov’erano le altre?
    Il suo piede destro si posò su un sasso e per poco non perse l’equilibrio, la caviglia piegata ad un angolo innaturale salvata solo dallo scarponcino che le avvolgeva il polpaccio. La polvere del terreno rimaneva attaccata alla sua superficie bagnata, coprendolo un po’ alla volta di fango.
    Acqua.
    La marea, la grotta, Flora che le si attaccava al braccio, la voce di Bloom che chiamava Tecna, le iscrizioni sulle pareti… tutto le tornò in mente in un turbine confuso, al punto che le vennero le vertigini. Sbandò sulla sinistra e perse quasi l’equilibro, recuperandolo solo all’ultimo momento.
    “Attenta”
    Sentì il mostro, dietro di lei, produrre un suono a metà tra un ruggito e uno stridere di artigli sulla pietra, come soddisfatto di averla vista in difficoltà. Ma una parte del suo cervello, quella che controllava la corsa, si era isolata dal resto e funzionava per conto proprio, lasciando i suoi pensieri liberi di tornare a scorrere.
    Erano a Roccaluce, sulle tracce dell’artefatto che avrebbe potuto salvare Faragonda, in cerca di un modo per sconfiggere Taleia. Quelle incisioni, e gli appunti della ninfa… come si chiamava?
    Hesperia.
    Una luce le fiorì nella mente, un volto severo, incorniciato da lisci capelli castani.
    “Finalmente ricordi il mio nome. Tu sei degna di raggiungere il luogo dove si trova la mia reliquia.”
    La linea degli alberi, all’orizzonte, sembrò avvicinarsi molto lentamente. Anche la forma degli arbusti disseminati nella prateria stava cambiando. Aisha aveva sempre avuto una tenacia straordinaria ma quella corsa prolungata iniziava a pesarle. Il mostro alle sue spalle aveva guadagnato terreno e da quella distanza ridotta le sue lame sembravano ancora più minacciose.
    “Non devi temerlo, guarda come sei veloce… raggiungerai i miei alberi in un batter d’occhio.”
    Aisha non condivideva l’ottimismo della ninfa e non rallentò, lanciata ormai verso la sua meta.
    E poi sentì un grido, pochi passi dietro di lei. Familiare, acutissimo, disperato.
    Si voltò di scatto, questa volta perdendo davvero l’equilibrio e finendo inginocchiata a terra. A metà strada tra lei e il mostro, schiena a terra e con i lunghi capelli sporchi di sangue, giaceva una ragazza.
    Era Musa.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:38
     
    Top
    .
  13.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    vBJ5hUd

    - Tecna, c’è posta per te.
    La voce sembrò arrivarle da molto lontano e la ragazza sbattè gli occhi per un attimo, confusa. L’ambiente intorno a lei sembrava insolitamente liscio, levigato e incredibilmente luminoso. Eppure si trattava del suo soggiorno, a Zenith, la casa in cui era cresciuta. Cos’era quella confusione?
    - Posta?
    Non succedeva mai: tutta la posta, in genere, le arrivava online, dove un complicato algoritmo calcolava la priorità di ogni messaggio. Magnethia attraversò il soggiorno fino al tavolo al quale sedeva la figlia e le porse una busta di carta rigida.
    - C’è il sigillo del Tecnomago Supremo, credo che sia una cosa ufficiale.
    La fata aprì la busta con attenzione, incuriosita. La posta su Zenith era rarissima e il fatto che provenisse dal Tecnomago Supremo era ancora più strano. All’interno c’era un cartoncino bianco dai bordi dorati e con il sigillo olografico che brillava.
    - Qui dice che il palmare a tecnologia Epsilon su cui io e Timmy stavamo lavorando ha ricevuto un grosso riconoscimento e che lo stesso Tecnomago Supremo mi invita al suo laboratorio per discuterne.
    La madre la guardò ad occhi sgranati.
    - Il tuo primo riconoscimento! E sei così giovane! Tuo padre sarà fierissimo di te! Per quand’è l’invito? Forse possiamo chiamarlo e venire con te…
    - Dice solo di venire appena possibile, non credo sia niente di ufficiale. Tranquilli, se organizzeranno un evento pubblico con grandi festeggiamenti sarete i primi a saperlo.
    - Sono così contenta che finalmente i vostri sforzi siano ricompensati!
    Tecna sorrise: essere una Winx e vivere mille avventure con le sue compagne era una cosa ma quella sua piccola passione per la tecnologia e le invenzioni era una cosa che passava sempre in secondo piano nonostante fosse così importante per lei. E quel progetto, su cui aveva lavorato con il suo amato Timmy...
    - Anche io mamma, anche io...

    Il laboratorio del Tecnomago Supremo si trovava in cima ad un palazzo, in una cupola di vetro termoresistente che lasciava passare tutta la luce ma tratteneva il calore per evitare l’effetto serra.
    Nell’ascensore Tecna osservò la città sotto di sé mentre saliva piano dopo piano, lucidissimi palazzi di metallo e vetro che brillavano nella luce pomeridiana. Non le sembrava vero di incontrare uno scienziato così brillante: aveva seguito fin da giovane il suo blog e i suoi podcast ma incontrarlo… quell’uomo era la cosa più vicina ad una celebrità che lei potesse concepire. Si sentiva quasi emozionata e questo la fece ridere un po’ della sua debolezza.
    Le porte dell’ascensore si aprirono direttamente sul laboratorio, uno spazio che le sembrò immenso e scintillante.
    - Eccola! Benvenuta!
    In piedi dietro ad un tavolo coperto di appunti e calcoli, il Tecnomago Supremo le fece cenno di avvicinarsi. Ogni centimetro di spazio nascondeva qualcosa di interessante da osservare e la camminata di Tecna fu più lenta di quanto avesse pianificato, distratta com’era da tutti i dettagli.
    - Si vede proprio che queste cose ti appassionano!
    Il Tecnomago Supremo Selvin non dimostrava la sua vera età ed aveva un viso allegro e gioviale. Le fece cenno di sedersi su uno sgabello e prese a rovistare tra le carte, in cerca di qualcosa.
    - Siamo rimasti molto colpiti dalla tecnologia Epsilon che ci hai sottoposto, Tecna! Tutta la Dimensione Magica conosce le imprese delle mitiche Winx ma non ci saremmo mai aspettati che una di loro fosse un tale genio! Fa onore a Zenith che tu sia così dotata, sia intellettualmente che magicamente!
    Tecna non potè impedirsi di arrossire. Non le capitava spesso di essere apprezzata per i suoi sforzi tecnomagici e certo non si sarebbe mai aspettata che un giorno a farlo sarebbe stato proprio Selvin.
    - Sai, stiamo pensando di organizzare un grande evento e consegnarti pubblicamente un premio. Sono dell’opinione che certe giovani menti vadano offerte come esempio al resto del pianeta, e non sono l’unico! Pensavamo ad un Festival di Tecnomagia e una competizione per giovani studenti, al termine del quale tu potrai premiare il vincitore, e poi… beh, stiamo pensando di consegnarti il Primo Atomagico, Tecna. Sarebbe la prima volta che viene vinto da una fata!
    - Questo è… è così inaspettato, io non credo che… non è tutta opera mia, io dovrei…
    Tecna era senza parole. Il Primo Atomagico era un premio enorme, il genere di premio che ogni appassionato di Tecnomagia sogna fin da piccolo pur sapendo che non lo avrà mai, e lei e Timmy…
    - E Timmy?
    - Timmy?- Selvin sembrava non capire.
    - Timmy, il mio partner. Il merito della tecnologia Epsilon è suo quanto mio. Come mai non è qui anche lui?
    - Ma Tecna, sii ragionevole… una fata come te non può condividere il premio con un… con un…
    - Mi sta dicendo che per lui non è previsto nessun premio?
    Selvin scosse la testa.
    - No Tecna. Il premio sarà soltanto tuo.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:38
     
    Top
    .
  14.     +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    igZ4HCC

    “Sali”
    Bloom sbatté le palpebre: qualcosa le era finito negli occhi, qualcosa che bruciava. D’istinto fece per portarsi la mano al volto ma si fermò un istante prima di farlo, terrorizzata. Le sue dita erano disperatamente aggrappate ad uno spuntone di roccia, il suo viso era a pochi millimetri dalla pietra e i suoi piedi poggiavano su invisibili appigli. Chiuse gli occhi e rimase immobile, impedendosi perfino di tremare, il prurito dimenticato in un attimo.
    “Devi salire”
    Una voce misteriosa parlava nella sua mente. Salire? Era già tanto se non aveva perso l’abilità di respirare. Cosa diamine ci faceva appesa alla roccia?
    Non c’era modo di guardare in basso e forse era meglio così. Chiuse gli occhi ancora, cercando di concentrarsi su ciò che la circondava. L’unico suono era il fruscio del vento, neanche troppo forte, e la pietra sembrava tiepida sotto le sue dita. Inspirò a fondo per calmare il suo cuore impazzito. Almeno la pendenza della parete le permetteva di poggiare tutto il peso sulle gambe.
    “Sali”
    Ancora quella voce, una voce di donna che le sembrava in qualche modo familiare. Alzò molto lentamente la testa e si ritrovò a guardare altri cinque metri di roccia, oltre i quali vedeva solo il cielo. La roccia non era poi così liscia, attorno a lei: piegò una gamba in cerca di un appiglio più in alto e lo trovò senza problemi.
    “Molto bene”
    Sospirò. Ora si stava facendo dare ordini da una voce nella sua mente. Se le ragazze l’avessero vista… le ragazze! Che ne era stato di loro?
    Le sue dita cercarono quasi automaticamente un appiglio sopra la sua testa mentre si puntava sul piede più in alto per guadagnare terreno. Forse l’arrampicata non sarebbe mai stata la sua passione ma si rese conto che la cosa non le dispiaceva.
    L’ultima cosa che ricordava era il buio attorno a sé, lasciato dall’improvvisa sparizione di Stella. Come aveva fatto a risvegliarsi in cima ad una montagna? Come ci era arrivata?
    La cosa più frustrante era l’estrema lentezza con cui stava avanzando. Doveva controllare attentamente ogni appiglio prima di mettersi a cercare il successivo: se avesse perso la presa non avrebbe potuto-
    Forse poteva volare. Sarebbe stato così facile raggiungere la cima di quella montagna volando! Lasciò la presa con la mano destra, incrociando con attenzione i polsi sopra la testa.
    - Winx Butterflix!
    Non successe nulla e Bloom non riuscì a trattenere uno sbuffo.
    Proseguì ostinatamente: nuovo appoggio per il piede, sollevarsi con cautela, nuovo appiglio per le mani, ripetere con l’altro piede. Il cielo si faceva sempre più vicino finché le sue gambe non la sollevarono oltre la fine della parete rocciosa, dove, dopo uno spiazzo di qualche metro…
    ...si innalzava un’altra parete.
    - Stiamo scherzando?- chiese con amarezza la fata alla manciata di erbe che punteggiava lo spiazzo. Si sollevò oltre il bordo e si lasciò cadere schiena a terra sulla pietra, ansimando per riprendere fiato. L’idea di essere così in alto la terrorizzava ma non riusciva a zittire quella parte di lei che, per curiosità o altro, avrebbe tanto voluto sporgersi e guardare giù.
    In quel momento si alzarono le note della suoneria di Sky: nel panico del momento Bloom non si era resa conto di avere in tasca il suo cellulare. Lo afferrò emozionata, premette il pulsante per attivare l’olochiamata e il bel volto di Sky le comparve dinnanzi.
    - Sky, per fortuna mi hai chiamato! Non indovineresti mai dove mi trovo!
    - Oh, fammi provare: sei chissà dove in una missione pericolosa di cui non mi hai detto niente.
    L’espressione del ragazzo era insolitamente severa e Bloom si accigliò.
    - ...come scusa?
    - Non fare finta di niente, sai bene di cosa sto parlando. Credi che mi diverta a stare qui e chiedermi da che guaio dovrò salvarti stavolta? O ascoltare le voci dei miei sudditi che commentano quanto poco adatta sia la futura regina di Eraklyon? Ma soprattutto, come credi che mi senta sapendo che quando ti butti di testa in queste cose non hai nemmeno il tempo di fermarti un attimo per avvisare me?
    - Io…
    Bloom non sapeva cosa rispondere. Quelle parole la ferivano ma il ragazzo aveva ragione: quante volte l’aveva avvisato prima di partire per una delle loro missioni? E quand’era stata l’ultima volta che era stata lei a cercarlo?
    - Sky, io… mi dispiace così tanto…
    - Bloom, te lo chiederò solo questa volta. Torna a casa. Abbandona qualunque missione tu stia facendo e inizia a preoccuparti di noi, di Eraklyon e Domino, di quello che dobbiamo costruire insieme. Torna da me, o io…
    Le labbra di Sky si strinsero per un attimo poi il ragazzo proseguì con evidente difficoltà.
    - ...se non tornerai a casa ora io giuro che scioglierò il fidanzamento.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:39
     
    Top
    .
  15.     Top   Dislike
     
    .
    Avatar

    Group
    Founder
    Posts
    9,646
    WCLO Points
    +326

    Status

    https://i.imgur.com/kXbvFRE.png

    - ...strettamente segreto che non dovrete condividere con nessuno. Principessa?
    Stella sobbalzò. Non sarebbe stata la prima volta che si addormentava a causa del tono delle spiegazioni del suo precettore ma in quel caso non ricordava nemmeno di essersi seduta al trono dell’erede di Solaria. Eppure era lì, la sala fortunatamente vuota e la disapprovazione di Sunèe che aleggiava nell’aria.
    - Vi siete addormentata di nuovo, principessa? Forse non ve ne rendete conto ma da questo incarico dipende la vostra posizione sul trono. Se non verrete ritenuta degna la corona passerà a vostra cugina Selene.
    - Incarico?
    Sunèe sospirò. La strada per forgiare un degno sovrano di Solaria era così faticosa…
    - So che siete stanca, principessa, ma so anche che siete perfettamente in grado di superare questa prova. Dovete solo concentrarvi, dimostrare ai vostri sudditi che possedete l’abnegazione sufficiente per salire al trono, iniziare il vostro mandato con una prova schiacciante che nelle vostre vene scorre il sole di Solaria stessa.
    Era in momenti come quelli che Stella ricordava perché dava ancora retta a Sunèe: le sue parole le accendevano qualcosa dentro, rendevano possibili tante cose, le davano quel calore che i suoi genitori spesso non erano stati in grado di darle. Sunèe vedeva qualcosa in lei, qualcosa che spesso nemmeno lei stessa riusciva a vedere.
    - Perdona ancora una volta la mia stanchezza Sunèe, e parlami di questo segreto.
    - Molto bene, principessa Stella… chiunque, su Solaria, può dirvi che, come figlia del re Radius e della regina Luna siete la prima in ordine di successione e il trono vi spetta di diritto. C’è tuttavia una prova, che viene richiesta all’erede al trono: se doveste fallirla, come dicevo poco fa, il trono passerebbe a vostra cugina Selene.
    - Addirittura?
    L’uomo annuì gravemente.
    - La prova stabilisce un requisito importantissimo, indispensabile ad un sovrano.
    Il suo tono e l’aria di mistero avevano acuito la curiosità di Stella.
    - E di che prova si tratta? Non ne ho mai sentito parlare…
    - Perché è tradizione che non se ne faccia parola con l’erede fino all’età giusta. Inoltre si tratta di un segreto custodito all’interno della famiglia reale: un principe o principessa che la fallissero verrebbero costretti ad abdicare. Non è successo spesso ma…
    Stella iniziava ad essere quasi preoccupata.
    - E di che prova si tratta?!
    - Il re non vi ha mai mai portato a vedere Carnelia?
    La ragazza scosse la testa.
    - Mi è familiare, in qualche modo, ma…
    - Allora venite con me. Mi stupisce che non l’abbia mai fatto…
    - A me invece non stupisce affatto…
    La fata seguì il precettore lungo i corridoi e le sale del palazzo di Solaria, fino alle innumerevoli scale che portavano alla torre.
    - Non dirmi che devo salire fino in cima, Sunèe…
    - Le sembrerà una passeggiata in confronto alla prova che dovrà sostenere.
    Zittita per una volta da quelle parole Stella percorse l’ultimo tratto in silenzio fino ad arrivare alla stanza in cima alla torre, riempita di luce dalle vetrate tutt’attorno. Nel centro esatto della stanza c’era un piedistallo con una teca di vetro, al cui interno…
    - Ma è meravigliosa!
    ...c’era la pietra più bella che Stella avesse mai visto. Era come se qualcuno avesse catturato gli ultimi bagliori di un tramonto di Solaria e li avesse incastonati in quella pietra, nuvole comprese. Un cielo fiammante si offriva ai suoi occhi, catturato in una gemma grande come il palmo della sua mano.
    - Questa è Carnelia. Fa parte del tesoro di Solaria e si dice che protegga il nostro regno fintanto che viene tenuta al sole ogni giorno.
    - Come ha potuto mio padre non portarmi mai a vederla?
    Il naso schiacciato contro la teca di vetro, Stella fissava la pietra, in adorazione. Era come se quei bagliori le parlassero, come se ci fosse una connessione tra di loro.
    - Ora le piace ma prima della fine del mese diventerà il suo incubo personale.
    - Il mio incubo?- le parole di Sunèe erano riuscite a distrarla da quella rara bellezza.
    - Per la prova. Nel periodo più freddo dell’anno Carnelia dev’essere custodita da un membro della famiglia reale e tenuta al caldo.
    - Come l’uovo di un uccellino? Mi sembra così assurdo...
    - In questo periodo la pietra è più vulnerabile e la famiglia reale è l’unica che possiede abbastanza potere da farlo. Questo sarà il suo compito: dovrà portarla con sé sempre, mantenerla al caldo, concentrare su di essa la sua energia senza mai distrarsi.
    Stella sbarrò gli occhi: concentrarsi non era mai stato il suo forte, nemmeno quando era a scuola!
    - E quanto… quanto dura questa prova?
    - Sette giorni.

    --coded by https://winxluciombre.forumcommunity.net please do not reshare--



    Edited by i k u - 13/2/2023, 13:39
     
    Top
    .
63 replies since 31/5/2018, 20:33   6097 views
  Share  
.
Top