Intervista "Economix" (2011)

-com'é stato creato a tavolino Winx Club-

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    Questa volta apro un topic apposta per un’intervista molto lunga e un po’ particolare che potete trovare a questo link. E’ un video piuttosto lungo, ma ancora una volta ci sono cose interessanti sulle Winx.
    Per non spaventare nessuno ho messo sotto spoiler alcune domande che non riguardano direttamente Winx o che parlano più che altro di economia e meccanismi tecnici, diciamo, ma ne consiglio ugualmente la lettura. Trattandosi di un video ne è stata fatta una trascrizione che risulta un po’ colloquiale in certi punti, ma è molto fedele.
    Ho ridotto anche i nomi di chi compie l’intervento:
    MM-Myrta Merlino
    IS-Iginio Straffi
    OG-Oscar Giannino


    Buona lettura!

    Economix, puntata del 30.11.2007: affari e bambole.


    MM
    Stasera ad Economix abbiamo la chiave per aprire questi mondi: il mercato dei falsi, giocattoli avvelenati, pirateria, concorrenza sleale, insomma giochi pericoli.
    Ma parleremo anche del genio italiano della creatività e del made in Italy vincente nel mondo, e per farlo abbiamo con noi un ospite che interpreta tutto questo. 42 anni, ce lo immagineremmo californiano, giapponese, invece è italiano, marchigiano doc, da bambino disegnava fumetti in un garage, è lì che nasce un impero, è il fenomeno Winx, creature luccicanti, sofisticate e un po' antipatiche perché troppo perfette che da cartoon diventano bambole. Oggi il giro d'affari supera un miliardo e mezzo di euro, il marchio Winx è sbarcato in 130 paesi. Chi soffre e invecchia e rischia la pensione è invece la mitica Barbie, troppe rughe su quella quarantenne. Benvenuto a Iginio Straffi, padre-padrone delle Winx che per la prima volta è venuto in tv da noi a parlare del suo mondo fatato. Iginio ma non si sente un po' in colpa di mandare in pensione la mitica Barbie, la bambola che ha allevato e accompagnato tre generazioni italiane?

    IS
    No, noi abbiamo portato sugli schermi un modello diverso di donna, di ragazza appunto, la Barbie magari rappresenta un po' lo stereotipo dell'americana, della mamma, noi abbiamo invece voluto riprodurre appunto le ragazze di oggi, le ragazze italiane, le ragazze europee con i loro gusti, il loro modo di fare.

    MM
    Prima di andare avanti però io vorrei anche presentare il volto e la voce del nostro controcanto, che è Oscar Giannino. Buonasera, ben arrivato Giannino. Direttore di Libero Mercato, analista economico, scrittore, polemista, insomma un osso duro con cui confrontarsi Iginio. Benvenuto direttore.

    OG
    Buonasera a voi e soprattutto un grande saluto a questo straordinario rilanciatore dell'idea del potere femminile, perché Straffi è soprattutto questo: è un creatore di un'ipotiposi di potere femminile, per questo ha grande successo.

    MM
    Ottimo. Io per questo l'ho voluto, perché dato che combatto per un po' di potere alle donne lo vogliamo qui con noi. E poi vorrei dare il benvenuto ai nostri ragazzi come ogni sera qui ad Economix e a Simone Borselli, disegnatore di Rainbow, la multinazionale delle Winx, che disegnerà per noi una tavola ispirata ad Economix, speriamo, immaginiamo.

    OG
    Proviamo, sì.

    MM
    Grazie. Allora Straffi ma avrebbe mai immaginato di arrivare così in alto quando è partito in quel garage nelle Marche a disegnare le sue bamboline?

    IS
    Diciamo il sogno era quello di creare una realtà internazionale dall'Italia, una cosa che appunto mancava, però chiaramente in alcuni casi il fenomeno Winx ora ha assunto dei livelli tali che nemmeno un sognatore come me poteva immaginare tanto.

    MM
    Infatti le cifre sono abbastanza da capogiro. Io leggo qualche numero: terzo marchio più venduto in America, nei primi 10 posti in tutto il mondo, il primo brand in Italia e in Europa. Addirittura le mitiche figurine Panini hanno battuto il record anche dei calciatori, quando io ero piccola si faceva l'album dei calciatori, ma immagino anche quando era piccolo lei. Adesso lei ha battuto pure i calciatori, quindi insomma un successo planetario. Ma questo grande salto chi l'ha aiutata a farlo? E' vero che lei ha trovato sulla sua strada un prete-imprenditore che l'ha molto aiutata?

    IS
    Sicuramente ha avuto un ruolo abbastanza importante, perché quando proprio siamo partiti lui, avendo già alle spalle un'azienda e una serie di attività

    MM
    Parliamo di Don Lamberto Pigini

    IS
    Sì, Don Lamberto Pigini, appunto socio della prima ora della Rainbow, praticamente mi ha messo a disposizione appunto dei fidi bancari, delle cose che io non avevo, ovviamente non avevo accesso al credito come lui, quindi è servito per avviare le prime produzioni e tutto il resto.

    MM
    E' stato fortunato perché tanti ragazzi questa occasione non ce l'hanno, ma devo dire che con lei anche la RAI ha investito molto e bene perché la tanto vituperata Rai dice non investe mai sui progetti, sui talenti, con lei invece ha fatto un accordo, un contratto che è andato avanti per 15 anni, l'ha messa sotto contratto e ci guadagna anche bene con lei la RAI. Non è così?

    IS
    Direi proprio di sì, visto che ogni sei mesi abbiamo da pagare alla RAI un bel tot di royalties generate appunto da Winx

    MM
    Noi siamo tutti contenti come servizio pubblico, devo dirle. Senta ma adesso che il successo suo continua a crescere in questo modo esponenziale pensa di ricontrattare con la RAI o no, di rinegoziare?

    IS
    Sì sicuramente sulle nuove produzioni siamo un po' rimettendo in parità la bilancia, perché il contratto Winx, che è nato appunto qualche anno fa, quando eravamo tutti più piccolini e magari era un rischio anche per la RAI, perché investire su un femminile


    MM
    Certo ha avuto coraggio la RAI.

    IS
    Sì ha avuto coraggio, perché l'idea - e mi è piaciuto l'intervento del Professor Giannino prima che praticamente l'idea era proprio quella: di ridare un po' di potere alle donne, alle femmine, perché nella fine degli anni '90 dominavano in televisione in tutto il mondo questi cartoni per i maschietti, Pokemon, Dragonball, Digimon eccetera, e sembrava appunto strano a me che c'era questa idea che le femminucce avevano smesso di guardare i cartoni,in America addirittura

    MM
    Ci eravamo fermati ad Heidi e Candy Candy

    IS
    Sì, ma in realtà solo qualche anno prima c'era stato un successo discreto di Sailor Moon in Italia, e quindi io non credevo a questa voce, a questa tendenza, e quindi con la RAI ho appunto proposto questa cosa, la RAI ha avuto coraggio di investire in una serie nuova, femminile, come dicevo, e soprattutto che non avesse come riferimento un romanzo dell'800, un romanzo

    MM
    Ecco ma l'ispirazione delle Winx da dove deriva? Per fare delle storie che piacciono ai più piccoli, agli adolescenti, da dove ci si ispira?

    IS
    Prima di tutto si parte dalla solita lotta tra il bene e il male, che nei cartoni deve esserci perché i bambini devono sapere che c'è il male nel mondo ma che poi il bene comunque vince, con la correttezza si vince. Quindi questa è l'idea di fondo di tutto, dopo di che mi è sembrata una cosa nuova, originale, contrapporre appunto fate contro streghe, e da lì è nata tutta questa idea, la magia è un tema

    MM
    Quindi ha ragione Giannino: le streghe son tornate, dal famoso slogan del femminismo, siamo tornati a quello

    IS
    Erano già tornate, ma in realtà io volevo che tornassero le fate che invece avevano questa immagine, nell'immaginario collettivo del buonismo, la fata di Cenerentola, di Pinocchio eccetera. Quindi per fare un po' di giustizia abbiamo fatto queste fate molto trendy, molto moderne che ...

    MM
    Ecco ma quanta furbizia o cinismo imprenditoriale c'è nella creazione di una serie? Cioè quanto si parte da un'idea che ti piace, che ti sta nel cuore o quanto poi ci devi mettere invece di cinismo imprenditoriale per capire il market, appunto il mercato è quello che tira.

    IS
    Io direi che è un mix questo sicuramente importante, cioè direi 50 e 50, perché si parte sicuramente da un'idea originale, da qualcosa che ci piace realizzare, è un messaggio che si vuol lanciare comunque, e poi secondo me, perlomeno per fare animazione industriale, ce lo insegnano le major, bisogna confrontarsi col mercato, con le tendenze

    MM
    Lei lo sa che alcuni psicologi hanno criticato questa nuova tendenza, che è un po' interpretata anche dalle Winx, ho letto che sul Corriere della Sera la professoressa Tilde Gianni Gallino ha scritto che il look, lo stile e il comportamento di bambole come anche le Winx impongono un modello di shopping estremo, avviando le bambine al mestiere di consumatrici. Una critica forte, che ne pensa?

    IS
    Secondo me è molto confusa, senza voler scendere in polemica con la professoressa, ma basta leggere invece l'intervento della Schelotto di qualche giorno fa invece che è molto più equilibrato e soprattutto conosce il fenomeno Winx, perché Winx assolutamente non c'è nessun elogio dello shopping o altro, cioè c'è una ...

    MM
    Sono molto trendy le fatine però, eleganti.

    IS
    Sì però c'è una delle sei che parla ogni tanto di voler far shopping eccetera perché fa la parte della modaiola, un po' più così, frivola eccetera, ma in realtà il loro look è l'involucro esterno che serve per comunicare un'idea di bellezza che piace alle bambine, anche di made in Italy perché c'è molta moda

    MM
    Infatti poi ci arriveremo perché il mondo della moda è diventato uno dei pezzi del suo impero

    IS
    Quello che invece mi interessa è il contenuto che lei dovrebbe appunto osservare, perché i messaggi delle Winx sono messaggi molto positivi, di amicizia, di solidarietà, di onestà, il messaggio del film, di cui magari parleremo poi, è un messaggio molto forte, per bambini ma forse anche trasversale soprattutto per gli adolescenti e per gli adulti, è un messaggio che ci dice di credere nelle proprie capacità, credere in noi, nei nostri sogni, nelle nostre ambizioni e se ci si impegna si può nella vita riuscire. E' un messaggio molto importante perché molto spesso i giovani sono un po' scoraggiati, un po' rassegnati, sembra che venga tutto dall'alto, che altri più fortunati.

    MM
    Pare che ci voglia la bacchetta magica per questi giovani, questa generazione.

    IS
    Esatto, esatto.

    MM
    Sentiamo anche che ne pensa Oscar Giannino? Oscar, queste due scuole di pensiero, da una parte questi cartoni che invece abituano i bambini al consumismo, queste bambine che diventano consumatrici sfrenate, e l'altro quello che dice invece Iginio, che è invece un po' l'idea di cartoni che pongono modelli di vita invece con dei comportamenti virtuosi. Che dice?

    OG
    Io naturalmente sono per la tendenza Schelotto, cioè pensare che oggi dei cartoni siano proponibili riproponendo, che ne so, la vita di San Domenico Savio inginocchiato sulle noccioline, ecco è un'idea di chi non ha proprio alcuna concezione di come funziona il mondo. Dice: ma così abituiamo le bambine a consumare? Certo, il problema è come le abituiamo a consumare, cioè come le abituiamo a essere cittadine consapevoli di questo mondo in cui si consuma. Per me che conosco il fenomeno perché sono molto attirato da come le Winx hanno fatto evolvere l'iconologia, nel senso che se uno ha l'idea di che cosa è Lady Oscar per esempio, grande serie di successo eccetera, la differenza, una delle tante differenze, sta proprio nel fatto che la ricchezza degli abiti, dei vestiti, la cura dei particolari, in cui i diversi personaggi, che però incarnano ciascuno, attenzione, i valori, perché ce ne è una che riguarda la tecnologia, una la musica, cioè tutte cose che oggi i bambini nelle scuole italiane non è detto entrino facilmente in contatto a scuola con queste dimensioni, tanto per cominciare

    MM
    E' informatissimo.

    OG
    E' un fenomeno tale che mi ha molto incuriosito. Quindi io ci vedo la capacità di unire insieme sì anche il messaggio del consumo, però attenzione, la rappresentazione di alcune categorie moderne, contemporanee, che sono fatte di consapevolezza. Questo per me significa educare ma non annoiando. Quindi ben venga anche il messaggio che dice le donne consumano. Beh, sai che bella scoperta! Sono una delle componenti trainanti del consumo.

    MM
    Senta ma tornando, lei ha fatto un ragionamento appunto complessivo sul fatto che i bambini poi sono dei grandi consumatori anche di giocattoli. Io su questo volevo aprire, su un punto dolente che è quello della sicurezza dei giocattoli: vernici al piombo, sostanze nocive, magneti che possono essere ingoiati. Abbiamo avuto nel 2006 30 bambini in sala operatoria, una morte negli Stati Uniti, insomma c'è una responsabilità precisa su questo tipo di problema del mondo miliardario del business per i bambini secondo lei?

    OG
    Guardi io penso questo: abbiamo assistito in questi ultimi mesi, questa estate ha delle cose che non rappresentano, secondo me, l'esplosione di un problema specifico nel mondo della produzione dei giocattoli per bimbi. Quando la Mattel, colosso della produzione dei giocattoli nel mondo, americana, multinazionale, quando la Mattel ritira improvvisamente dal mercato decine di milioni di pezzi accusando la Cina, dove si realizzano praticamente quasi 4 su 5 dei prodotti che la Mattel vende, di aver utilizzato vernici nocive e poi passano poche settimane e l'amministratore delegato di questo colosso si sottopone a un'imbarazzante cerimonia in Cina in cui chiede scusa al governo cinese e a tutte le maestranze cinesi dicendo è colpa nostra, quello che è evidente è che non è l'emergere di un problema sui giocattoli, è l'emergere di un problema generale nel mondo del commercio internazionale.

    MM
    Io volevo sentire però anche il parere di Straffi su questo, nel senso che voi per esempio la Mattel è un vostro licenziatario, vende le bambole Winx in tutto il mondo, questa crisi estiva per voi ha creato un problema nei rapporti con la Mattel o invece il calo della Barbie al piombo ha fatto sì che le bamboline Winx volassero sui mercati?

    IS
    No, noi non abbiamo notato nessun cambiamento nelle vendite, ci siamo limitati a scrivere una lettera che abbiamo anche allargato ad altri licenziatari in cui chiediamo una maggiore attenzione, maggiori controlli per quanto riguarda la produzione di questi giocattoli ed altro a marchio Winx Club. Tutto qua, perché poi noi diamo la licenza, quindi i prodotti non sono di nostra responsabilità, noi non conosciamo nemmeno le fabbriche che vengono coinvolte in questo processo.

    MM
    Cioè voi in realtà date un marchio, un'idea, i contenuti.

    IS
    Esatto.


    MM
    A questo proposito invece però nel vostro mondo uno dei rischi grossi è il plagio, e tra le cose che ho letto su di lei è che c'è stato un momento di grande difficoltà con la Disney, nel senso che la Disney la accusava di plagio rispetto a queste bamboline preesistenti che erano le Witch, credo. Come è finita questa questione con la Walt Disney?

    IS
    E' finita in un paio di mesi, hanno perso la causa perché sicuramente intanto noi avevamo iniziato a lavorare già da prima, forse, che loro apparissero come fumetto, perché le Witch sono appunto un prodotto cartaceo, quindi frutto di tempi più rapidi di lavorazione, mentre un cartone animato ha bisogno di anni e anni, soprattutto la prima serie. Poi comunque non c'erano gli estremi perché non c'è una somiglianza maggiore di quella che dicevo prima tra le Witch e Sailor Moon o tra le Winx e Sailor Moon o un'altra serie giapponese, quindi non c'era la sostanza.

    MM
    Comunque lei alla Walt Disney invece guarda come un grande modello, quello che mi pare di capire, anche perché rispetto a questo modello di major che lei ha saputo molto bene interpretare, insomma la Walt Disney è diventata per lei un punto di riferimento no?

    IS
    Sicuramente sono i primi della classe, non è che bisogna ...

    MM
    Lei vorrebbe diventare il nuovo Walt Disney?

    IS
    Walt Disney ce n'è uno e non credo sia riproducibile, io vorrei creare una realtà europea possibilmente appunto partendo dall'Italia, che possa essere un'alternativa a questo duopolio che già esiste comunque, dalle grandi major americane, con un loro stile di prodotto molto forte e un loro marketing ancora più forte e i giapponesi lo stesso, grandi case di produzione, grandi colossi industriali dietro queste case di produzione che invadono il mercato di tutto il mondo con prodotti a basso costo venduti anche a basso costo.

    MM
    Questo ce l'ha fatta, perché insomma diciamo che appunto non solo il cartone animato che va benissimo, viene esportato in moltissimi paesi, ma anche tutto questo mondo attorno dei licenziatari è un mondo enorme ormai, 80 in Italia, 500 nel mondo. Ci spiega un attimo come funziona, perché io lo trovo molto interessante?

    IS
    Il fenomeno del merchandising è quando c'è un prodotto che ha la possibilità di tramutarsi in prodotti derivati, si fanno degli accordi con delle aziende in tutto il mondo per far partire una produzione a licenza. A noi quello che interessa di più di tutto questo è che la popolarità di un marchio può aumentare sensibilmente, perché quando lei riproduce i contenuti, soprattutto nei libri, nei videogiochi o in altri prodotti, il bambino riesce a vivere questo sogno, questo gioco anche al di fuori della trasmissione televisiva che non può mai andare oltre un anno

    MM
    Ma voi ormai siete sbarcati anche sui prodotti più strani, dai tappeti ai calzini alla moda, siete un po' dovunque come marchio Winx.

    IS
    L'ideale - e questo ce lo insegnano sempre gli americani - è essere un life style brand, come dicono loro, cioè essere presenti

    MM
    uno stile di vita

    IS
    Esatto, come stile di vita, dalla mattina quando si alzano facendo colazione con i prodotti e poi andare a letto con le lenzuola e il piumone appunto dei loro personaggi preferiti

    MM
    Purtroppo lo so perché c'ho una bambina e quindi sono invasa dai prodotti Winx in casa mia. Senta ma in questo, ecco io a questo punto volevo chiedere una cosa a Giannino però, in questo mondo fatato delle bambole da business c'è un altro pericolo in agguato, che sono i falsi e le contraffazioni, lei lo accennava prima, perché contrariamente a quanto si crede la metà dei beni contraffatti vengono fatti non in Cina o in India ma in Italia, sotto casa nostra, esiste il fenomeno del copied in Italy. Quanto vale questo fenomeno e quanto è rischioso?

    OG
    Rispondo subito, però mi interessava continuare 5 secondi sul discorso che faceva Straffi adesso, perché a me incuriosisce per il futuro della sua impresa, un futuro che tra breve, come vedremo, avrà degli sviluppi importanti. Se Straffi dice, e io ci credo, che il suo modello è Walt Disney, assisteremo a uno sviluppo di un certo tipo, cioè Walt Disney significa una grande holding, con sotto tante società ciascuna delle quali non fa solo i cartoon ma fa poi editoria. Life fan style significa questo, vuol dire che Straffi ha in mente un'idea, insomma, incredibile. Io all'inizio, probabilmente sbagliando, credevo che il suo modello fosse la Pixar, cioè quella che nasce da Apple, grande avventura nei cartoon digitali senza avventurarsi in tutto il resto. Quindi attenzione sono due modelli molto diversi, se lui dice davvero Walt Disney significa che finanziariamente avrà bisogno di capitali pazzeschi.

    IS
    Noi da sempre abbiamo il modello Disney, perché la Rainbow produce e distribuisce, da tre anni tra l'altro fa anche editoria e sta avendo un grosso successo con una casa editrice, che si chiama Tridimensional, che fa parte del gruppo, allora ci siamo messi a fare cinema. La Pixar è la nostra casa di produzione cinematografica che abbiamo qui a Roma, cioè fa parte già del gruppo. Quindi il piano che lei magari sopravvaluta però comunque è sicuramente importante, l'abbiamo già iniziato a mettere in atto da alcuni tempi, perché Disney produce e distribuisce, è un marchio soprattutto che significa family, entertainment, tutto quanto, invece la Pixar è una fabbrica geniale di contenuti con i più bravi talenti che ci sono ora sul mercato e che quindi è un passo avanti a tutti nella produzione di contenuti, ma non li distribuisce, infatti si affida alla Disney, non commercializza il merchandising che è venduto dalla Disney eccetera eccetera.

    MM
    Perché abbiamo due elementi forse da mettere in campo a questo punto: uno che il prossimo sbarco di Straffi sarà in borsa, e il secondo: che il famosissimo finanziere, nonché produttore tunisino Tarak Ben Ammar ha comprato una quota della Rainbow.

    IS
    Tarak Ben Ammar ha intuito questo potenziale e con la sua casa produzione ha acquisito i diritti per il film. Da lì poi ci siam conosciuti un po' meglio, così, lui è entrato nel

    MM
    Il 2% ha preso per il momento?

    IS
    Sì, sì, sì.

    MM
    Ma intende salire?

    IS
    Beh questo insomma è una questione che

    MM
    Avrete parlato.

    IS
    dovremo ancora discuterne, perché comunque c'è un discorso importante da fare, Tarak Ben Ammar non è solo un grosso finanziere ma è una persona che

    MM
    Un produttore di contenuti

    IS
    Produttore di contenuti, una persona che conosce i media, conosce il cinema

    MM
    Ma è stato contento Tarak Ben Ammar che avete rimandato lo sbarco in borsa a primavera invece di farlo entro natale?

    IS
    Da quello che dice sui giornali sicuramente sì, perché intanto il momento comunque non era favorevole, ma lui in questo, appunto, avrà modo di conoscere meglio la realtà Rainbow e vedere quali sono le possibile sinergie

    MM
    Giannino, ce lo ritroveremo in Mediobanca IS? Nel salotto buono?

    OG
    Io penso che avrà le mani più libere se non entrerà nella Mediobanca di oggi, che cambierà con meno velocità delle sue Winx, temo. Ma quello che dico è che io mi sono fatto un po' di conti sullo sbarco in borsa, adesso dico la classica cosa da rompiscatole, temo che nella decisione di rinviare conti di più il parere degli advisor, che attualmente beccherebbero meno commissioni che davvero l'interesse dei soci. Perché? Perché credo che questa società, che oggi andrebbe in borsa già a multipli molto più elevati della media sul MOL, ma in poco tempo, in pochissimo tempo avrebbe un apprezzamento del tutto indipendente dall'andamento dei titoli del settore, perché funziona così con tutto quello che ha oggi nel cantiere. Quindi ...

    MM
    Anche il film ha colpa su questo?

    OG
    Come no! Quindi l'affare per i soci sarebbe stato sicuro. Certo la commissione per chi li quota sarebbe stata più bassa all'inizio. Quindi questo mi permetto di sottolinearlo non perché voglio fare il consulente di Straffi ma perché di sicuro lo segnalo a quando sbarcheranno in borsa fatevi un conto sul MOL dell'anno precedente su cui si quotano, e fatevi il conto sul totale delle licenze nel mondo e capirete in quanti mesi c'è Winx.

    MM
    Ci sta dando un consiglio per gli acquisti.

    OG
    Mi permetto di fare un consiglio agli investimenti.

    MM
    Ci sta dando un consiglio per gli acquisti anche a noi piccoli risparmiatori?

    OG
    No no, però guardate che in Italia di titoli così non ne arrivano tutti i giorni. Ecco questo è quello che mi permetto di dire.

    MM
    Ha ragione Giannino? E' questo il motivo perché avete rimandato?

    IS
    Mah, diciamo che è stato rimandato un po' perché avremmo dovuto fare pressioni un po' su anche la Consob per avere un nulla-osta entro l'anno o comunque in tempi prima del Natale. Poi c'era la sovrapposizione con il film, che comunque è un momento importante, per cui io avrei voluto essere appunto qua e in altre parti per poter parlare di questo che per noi è il più grosso investimento, è una delle mosse più strategiche che abbiamo fatto finora.

    MM
    Allora il film oggi, stasera, arriva nelle sale e tutti i bambini hanno rotto il loro salvadanaio per andare tutti al cinema. Quanto vi aspettate di guadagnare da questo sbarco nelle grandi sale cinematografiche italiane. 500 sale giusto?

    IS
    Seicento.

    MM
    Seicento. Uno sbarco in grande. Lei quanto si attende di ricavare da questo film?

    IS
    Adesso diciamo non mi vorrei sbilanciare, però è chiaro che per un film di questo genere un risultato non a doppia cifra, sebbene possa sembrare a qualcuno, è un film italiano

    MM
    Faccia un numero

    IS
    Io penso che a 15 milioni dovremmo arrivarci, ma non è un guadagno, è l'incasso, poi più della metà che va all'esercente, le tasse

    MM
    Quanto avete investito al momento?

    IS
    Noi abbiamo investito circa 22 milioni di euro, l'abbiamo già venduto in tanti paesi per fortuna, quasi tutta Europa, parecchio nell'Asia

    MM
    L'avete prodotto da soli o con ...

    IS
    No abbiamo la RAI che ha preso una piccola quota

    MM
    Raifiction?

    IS
    il 10%, esatto, di questo investimento, o l'undici per cento non mi ricordo, e poi con le prevendite fatte già da più di un anno che vendiamo il film laddove Winx è molto conosciuto, e quindi con il trailer hanno già deciso di acquistarlo.

    MM
    Senta ma voi avete tra l'altro in programma dei sequel di questo film, avete già pensato a un Winx 2 e a un Winx 3, giusto?

    IS
    Sicuramente l'importanza di questo primo film, come dicevo, è strategico: a) perché abbiamo creato uno studio a Roma dove c'è un'azienda che ha già in casa 130, 140 creativi e che sta attraendo proprio talenti da tutto il mondo, italiani che erano andati a lavorare all'estero, stranieri che sono incuriositi dal progetto Rainbow, eccetera. Sicuramente è un business importante, però è più importante per avviare, come dicevo prima, questa divisione di film, di film europei ed italiani che vogliono competere a livello qualitativo con l'estero.

    MM
    Senta Straffi lei ha parlato di una cosa che mi interessa molto, i talenti, ha detto noi abbiamo attirato perché, lei è un talento, insomma lei nasce disegnatore poi diventa, si fa imprenditore, all'inizio attirava talenti marchigiani, poi pian piano americani, giapponesi. Io su questo volevo fare anche, dare la parola anche ai nostri ragazzi perché immagino che è un tema che li incuriosisca. Francesca?

    FRANCESCA
    Straffi, voi della Rainbow ingaggiate talenti in tutto il mondo, avete un occhio di riguardo per i ragazzi italiani o siamo troppo costosi anche in questo ambito?

    IS
    Noi sicuramente prima di tutto cerchiamo gli italiani, è quello che abbiamo sempre fatto, poi chiaramente se c'è qualche straniero che porta un'esperienza e una qualità e un arricchimento anche per il team ovviamente siamo ben felici se si unisce a noi.

    MM
    Alessandro un'altra domanda?

    ALESSANDRO
    Buonasera dottor Straffi. Io ho letto il suo curriculum, ho visto che è dovuto emigrare in Francia e Lussemburgo per poi ritornare in Italia per tutto questo grande successo. Per me che vorrei diventare disegnatore, un domani, mi consiglia di emigrare, sfruttare i fondi esteri e poi tornare qui e diventare grande imprenditore come lei oppure c'è anche la possibilità per me di crescere qui in Italia?

    IS
    Guardi io sono andato perché purtroppo non c'era la Rainbow 15 anni fa, quindi per fare un'esperienza vera, lavorare a un progetto che poi esce nei cinema o va in televisione in tutto il mondo bisognava andare appunto in Francia o in Lussemburgo o in Inghilterra dove erano più organizzati, o in America come vi dicevo. Quindi direi che adesso la consiglierei di fare una esperienza da noi, e poi magari se ha intenzione di mettersi in proprio può capire se ci sono, se è quello che vuol fare da grande insomma.

    MM
    Quindi adesso in Italia c'è una possibilità per i creativi.

    IS
    Sicuramente per i creativi, ma non solo, c'è una possibilità per chi ama commerciare in diritti televisivi e cinematografici, per chi ama vendere le licenze in tutto il mondo, per chi ama questo tipo di attività, il marketing strategico, quindi diciamo che c'è una possibilità


    MM
    Nella sua azienda il marketing sua moglie lo gestisce, so che Joanne, che è di Taiwan

    IS
    No è di Singapore.

    MM
    Singapore ecco, dice che Bloom, il carattere di Bloom è il carattere di Joanne, è vero?

    IS
    Sì, un po' sì, questa sua testardaggine, questa ...

    MM
    A proposito di Joanne, poiché Joanne si occupa di merchandising

    IS
    Anche io mi occupo di merchandising, lei diciamo è quella che ...

    MM
    Ah vedi, volevano togliere ... No perché la cosa che io trovo molto interessante è che mentre all'inizio, nel 2004, gran parte del vostro business era proprio sui cartoni, pian piano invece tutta questa parte di merchandising è esplosa e oggi rappresenta praticamente la metà del vostro fatturato. Non ha un po' paura che i gadget divorino i suoi cartoni?

    IS
    Il merchandising è una cosa su cui io ho puntato dall'inizio, infatti punto, Don Pigini può testimoniare che io gli parlavo di questa vendita di diritti per fare giochi, per fare questo qui, che moltiplica ovviamente i ritorni economici ma soprattutto, come dicevo, moltiplica la popolarità perché mi ero reso conto, studiando i fenomeni, che chi ha il merchandising poi è anche più popolare, cioè perché il bambino riproduce il gioco anche oltre la puntata televisiva, cioè ha una facilità e una dialettica a scuola, tutto quanto. Quindi diciamo noi l'abbiam fatto anche con Tommy e Oscar tanti anni fa.

    MM
    Eccolo infatti, il grafico che fa vedere come ormai il fatturato metà è merchandising e metà è il prodotto, diciamo, Winx vero e proprio.

    IS
    Ma è sempre così, per tutti, diciamo per la maggior parte dei produttori che hanno un certo successo come i giapponesi o alcune case americane, la vendita tv ormai è diventata il veicolo con cui si ripagano un po' i costi di produzione, ma il vero business è nelle licenze

    MM
    Giannino due domande vorrei fare: la prima è quanto conta la creatività per vincere sui mercati e se questa è la vera arma vincente non solo di Straffi ma del nostro paese. E la seconda è: questa crescita così esponenziale di un gruppo come il suo, che continuamente fa nuovi progetti, in qualche modo non rischia di fargli un po' perdere poi la sua anima che è quella invece di un giovane, perché è giovane Iginio, di un giovane creativo che ci ha messo dentro il suo cuore e anche, come dire, la sua sensibilità? Non rischia di vendere un po' l'anima al mercato?

    OG
    No, io parto da questa seconda domanda perché è quella che mi affascina di più del futuro a breve del progetto. Per fare davvero tutto quello che Straffi ha in testa, occorrerà in tempi ragionevolmente brevi, Straffi lo sa benissimo, adesso dirà che non è vero, è ovvio, però occorrerà un potenziamento della holding che coordina tutte le attività, una volta arrivati in borsa entreranno grandi capitali, e guardate i capitali della società aumenteranno in maniera esponenziale a tutto il giro del merchandising, quindi sarà veramente secondo me un fenomeno, ci sono tutte le potenzialità diciamo così. Questo significa che dovrà fare i conti per farla avvalorare, cioè per avere più risorse dal mercato ancora, perché vorrà dipendere meno dalle banche, voglio immaginare, anche se le banche conteranno, che si dovrà ad un certo punto porre il problema di quanto rigido sarà il meccanismo di controllo di tutta la holding, e quanto vorrà lasciare, al mercato, lasciar credere che un domani la sua quota potrà diminuire. Tutte queste scelte sono scelte fondamentali per dare forza pluriennale a questa idea, quindi io mi auguro che siano scelte il più possibile vicine al mercato e alla contendibilità perché così si moltiplicherà la raccolta di risorse necessaria per fare, moltiplicare questo progetto a livello mondiale. E non è affatto un arrendersi al mercato, è utilizzare tutto quello che il mercato può dare per fare fruttificare nel mondo un'idea geniale, perché la genialità nel saper unire questi due fattori, l'invenzione, il talento e il controllo societario per lo sviluppo con risorse finanziarie adeguate in Italia, queste due cose generalmente non stanno insieme, io mi auguro che Straffi invece le sappia far stare davvero insieme.

    MM
    Mi sembra un ottimo augurio, la ringrazio, purtroppo il collegamento sta scadendo quindi noi la salutiamo qui e ci rivediamo presto. Grazie a OG.

    OG
    Grazie a voi.

    MM
    Allora Iginio, effettivamente i rischi del mercato ci sono e sono tanti, perché ha ragione lui no? insomma uno poi deve decidere se far entrare le banche in maniera massiccia come fanno molte imprese o se invece affidarsi, lei ha già un'idea precisa su come vuole crescere, sul suo futuro?

    IS
    Un'idea precisa ce l'abbiamo, è chiaro che credo che sia anche una garanzia per chi vorrà investire in Rainbow, la mia quota resterà comunque di maggioranza assoluta, perlomeno nei prossimi anni. Poi, come diceva il professor Giannino, se ci sarà bisogno, perché sono sicuramente aperto nel bene dell'azienda e del progetto, di enormi capitali e quindi di altri aumenti enormi di capitali per acquisizioni o altre cose si valuterà.


    MM
    Comunque la certezza è che due cose nel suo futuro ci sono: una è l'arrivo della versione maschile delle Winx, Huntik si chiama, Huntik.

    IS
    Sì, è un neologismo appunto che suona un po'

    MM
    Ecco allora abbiamo in anteprima l'immagine di Huntik che è l'eroe maschile delle Winx, è un neologismo, insomma è il maschio cacciatore l'Huntik?

    IS
    Diciamo è una caccia al tesoro alla ricerca di questi antichi artefatti, amuleti, con dei poteri magici eccetera, quindi è una specie di Indiana Jones moderno con la magia e codice e varie ...

    MM
    Ma sarà un maschio macho, tutto muscoli e tatuaggi o invece sarà un raffinato intellettuale? Che modello darete?

    IS
    Direi che è più sicuramente un intellettuale raffinato, con però la maestria

    MM
    Così gli psicologi non la accuseranno di fare dei tronisti che vanno nei cartoni animati

    IS
    Sicuramente un conoscitore però di arti appunto marziali, quindi sa anche difendersi quando c'è bisogno.

    MM
    Bravo. Un'altra cosa invece, una curiosità, anzi una promessa che io vorrei strapparle: si è parlato dell'idea che lei faccia un parco tematico delle Winx. Lo farà in Italia, ce lo promette?

    IS
    Certamente.

    MM
    Sì, rimaniamo qui nel ...

    IS
    Certo.

    MM
    Ma dove? Ha già deciso?

    IS
    A me piacerebbe, siccome c'è questo progetto da un po' di tempo e ora stiamo veramente ragionandoci in maniera seria, mi piacerebbe farlo proprio nei dintorni di Roma, adesso stiamo finalizzando gli accordi, se si finalizzeranno gli accordi cominceranno i lavori e quindi ci vorrà un paio d'anni, credo, prima di poter avere le prime attrazioni e poi magari si allargherà nel tempo.

    MM
    Ci vedremo tutti in fila al parco delle Winx. Questo è poco ma sicuro.
    Io adesso però vorrei concludere in bellezza, perché voglio godermi la tavola su Economix che ha fatto Simone Borselli. Allora Simone, siamo molto emozionati, la prima volta che ispiriamo un disegno, anzi ispiro un disegno

    SIMONE BORSELLI
    Più che altro è lei che ha ispirato il disegno.

    MM
    Fantastico! Sono io Winx?

    SIMONE BORSELLI
    Lei Winx, nella versione finale.

    MM
    Beh che meraviglia!

    SIMONE BORSELLI
    Di solito abbiamo un approccio quando la fonte di ispirazione proviene dal reale, allora si passa a fare una specie di caricatura per semplificare il punto d'origine e poi arrivare

    MM
    Non è tanto una caricatura, mi vedo molto carina devo dire, non mi sento caricaturata.

    SIMONE BORSELLI
    Sì però poi la versione finale, quella che dovrebbe essere rimessa in stile Winx, si perde un po' il punto di partenza.

    MM
    Allora mi è piaciuto parlato con IS

    SIMONE BORSELLI
    Mi è bastato parlare

    MM
    "Mi è bastato parlare con IS e adesso ho anch'io un paio d'ali" beh, meraviglioso, questa adesso me la appendo sul mio letto per il piacere di mia figlia. Grazie Simone, è stato un piacere incontrarti, in bocca al lupo

    SIMONE BORSELLI
    Gentilissima lei. Crepi.

    MM
    In bocca al lupo ad IS alle sue Winx e al suo film. Buonanotte a tutti, ci vediamo venerdì prossimo sempre qui ad Economix, l'economia spiegata con la forza delle idee e il rigore dei numeri. Buonanotte a tutti.


    Mamma mia, è venuto lunghissimo lo stesso...-.-" Cercate le parti in grassetto, magari ci mettete meno. Ho lasciato il siparietto finale (vi avviso, però, che anche nel video si vede poco o niente di questo disegno...) per sfizio...^^
    Non posso farne una critica approfondita in questo momento perché devo uscire in fretta, ma mi aspetto che lo leggiate e che mi diciate qualcosa...^^ Ottimi soprattutto i riferimenti a Gianna Schelotto e alla questione Witch Winx...

    Edited by i k u - 31/1/2023, 18:13
     
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    Sì, ma in realtà solo qualche anno prima c'era stato un successo discreto di Sailor Moon in Italia, e quindi io non credevo a questa voce, a questa tendenza, e quindi con la RAI ho appunto proposto questa cosa, la RAI ha avuto coraggio di investire in una serie nuova, femminile, come dicevo, e soprattutto che non avesse come riferimento un romanzo dell'800, un romanzo

    Eh, chiamalo solo disceto... <.<

    Comunque lo sapevo che l'unico obiettivo di Strakki (Dal lombardo Strak, Stanco) era quello di vendere e non quello di dare alle bambine, che un giorno saranno ragazze ,un bel messaggio...

    Aspetto la tua critica Iku!
     
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    Oh, bene, ecco il mio momento...XD Scherzo, ora ho un po' di tempo per scrivere, vediamo un po'.

    Innanzitutto sono contentissima: finalmente Straffi ammette che fin da subito il suo obiettivo era fare giocattoli e gadget, e non solo...il suo obiettivo è creare un marchio life style, presente come stile di vita, pensate, ovvero un marchio che sia su tutto e che accompagni il consumatore ovunque. Io direi che ci sta riuscendo, quello che mi chiedo è se abbia senso e soprattutto se lo stia facendo con dei mezzi leciti. Ma torniamo all'intervista...

    Quello che non capisco è cos'abbia Straffi contro la "vecchia" figura della fata: più volte l'abbiamo sentito criticare la fata materna, buona...immagino che si riferisse a figure come le fate della bella Addormentata, e Cenerentola, e Pinocchio...non so, non capisco cosa possa avere contro la fata "mamma", diciamo. Ok, dì pure che volevi fare una fata moderna, ma non denigrare la vecchia figura di fata...

    Poi c'è la classica battuta "all'epoca non c'erano cartoni per bambine!", che potrebbe essere anche anche credibile ma che crolla quando si citano Pokemon e Digimon, che comunque sono due cartoni senza target sessuale specifico (tant'è che in entrambi i team ci sono ragazze, e in Digimon ce ne sono anche tante, per la media) e godibilissimi per entrambi i sessi. Io poi, che all'epoca guardavo i cartoni, ricordo benissimo Sakura (che adoravo alla follia), Fancy Lala (che era perfino una maghetta), Do-Re-Mi, Sabrina e soprattutto Rossana, se non aveva una forte personalità quella...
    Capite che si tratta di sciocchezze, insomma. E figurati se in America non avevano nulla...

    Ovviamente cito ShinigStar per quanto riguarda il "discreto" successo di Sailor Moon...^^

    La contrapposizione "originale" di fate e streghe, poi, fa proprio ridere, basta guardare anche solo "La Bella Addormentata nel Bosco"...fata e strega sono due termini che vanno a braccetto, è logico. E qui torna a parlare delle streghe, dice che voleva far tornare le fate buoniste-quelle che prima, tutto sommato, criticava...mah.

    Poi eccolo asserire con sicurezza, come fa di solito, che chi critica il suo cartone dev'essere per forza poco informato, tant'è che invece Gianna Schelotto (della quale, casualmente, abbiamo parlato da poco) avrebbe fatto un intervento molto più erudito ed equilibrato, grazie alla sua conoscenza di Winx. Curioso che la nostra impressione sia stata opposta.

    E la risposta all'idea di shopping estremo sarebbe che sì, ce n'è una che "ogni tanto parla di voler fare shopping". Non mi pare che calzi molto, mi pare che sia più "ama alla follia fare shopping, ha centinaia di abiti e quando va a fare shopping torna a casa con una serie di borse che non finisce più". Ma il look è importante, per comunicare il made in Italy perché in Italia c'è molta moda. Sì, mi sembra chiarissimo.

    Stavolta non spreco neppure tasti per commentare la tradizionale frase sui sentimenti, sui messaggi, sul credere in noi stessi e sull'impegno, mi limiterò a indicare la discussione sulla quarta serie. Buona lettura. Ah, e faccio lo stesso anche per il caso WitchVSWinx, che anche lì la zuppa è sempre uguale. Stavolta, pensate, compare anche un "forse: "noi avevamo già iniziato a lavorare già da prima, forse". E come sempre le Witch sono relegate a "bamboline preesistenti".

    Basta, non mi pare che ci sia altro...potrei quasi scrivere un copione dell'intervista tipo, tanto ormai le battute le so a memoria...
     
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    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    No, noi abbiamo portato sugli schermi un modello diverso di donna, di ragazza appunto, la Barbie magari rappresenta un po' lo stereotipo dell'americana, della mamma, noi abbiamo invece voluto riprodurre appunto le ragazze di oggi, le ragazze italiane, le ragazze europee con i loro gusti, il loro modo di fare.

    La barbie mamma? Mi sa che non conosce la barbie XD Lei al massimo è sorella o amica, ma mamma proprio no, come al solito parla senza conoscere o pensare.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    Sì ha avuto coraggio, perché l'idea - e mi è piaciuto l'intervento del Professor Giannino prima che praticamente l'idea era proprio quella: di ridare un po' di potere alle donne, alle femmine, perché nella fine degli anni '90 dominavano in televisione in tutto il mondo questi cartoni per i maschietti, Pokemon, Dragonball, Digimon eccetera, e sembrava appunto strano a me che c'era questa idea che le femminucce avevano smesso di guardare i cartoni,in America addirittura

    Mi dispiace deluderlo, ma in nessuna parte del mondo hanno mai smesso di guardare cartoni, men che meno le bambine. Per quello che riguarda l'America, forse non conosce Avatar the last airbender, che si è guadagnato al prima serata, tanto era seguito, e i Pinguini del Madagascar.

    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    Ci eravamo fermati ad Heidi e Candy Candy

    Sbagliato di nuovo. Ne posso nominare a decine:

    • Anna dai capelli rossi.mp3
    • Belle e Sebastien
    • Bia la sfida della magia
    • C'era una volta pollon
    • Candy Candy
    • Carletto e i Mostri
    • Chobin
    • Conan
    • Don Chuck il castoro
    • Doraemon, gatto cosmico
    • Fantaman
    • Galaxy
    • Gatchaman - La battaglia dei pianeti
    • Gigi la trottola
    • God Sigma
    • Gundam
    • Heidi
    • Kimba, il leone bianco
    • L'ape Magà
    • L'ape Maia
    • La canzone di Charlotte
    • La canzone di Paul
    • Lady Oscar
    • Lamù
    • La principessa Sapphire
    • La spada di King Arthur
    • Lulù l'angelo tra i fiori
    • Lupin III
    • Lupin l'incorreggibile Lupin
    • Mila e Shiro due cuori nella pallavolo
    • Mimì e le ragazze della pallavolo
    • Nanà Supergirl
    • Pinocchio perchè no
    • Ranma
    • Remi - Le sue avventure
    • Ryu il ragazzo delle caverne
    • Sampei
    • Starblazers
    • The Flinstones
    • Yattaman

    E potrei ancora procedere....

    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    Sì, ma in realtà solo qualche anno prima c'era stato un successo discreto di Sailor Moon in Italia, e quindi io non credevo a questa voce, a questa tendenza, e quindi con la RAI ho appunto proposto questa cosa, la RAI ha avuto coraggio di investire in una serie nuova, femminile, come dicevo, e soprattutto che non avesse come riferimento un romanzo dell'800, un romanzo

    Discreto? Allora, mantendo questo sistema di riferimento, le Winx sono sconosciute.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    Prima di tutto si parte dalla solita lotta tra il bene e il male, che nei cartoni deve esserci perché i bambini devono sapere che c'è il male nel mondo ma che poi il bene comunque vince, con la correttezza si vince. Quindi questa è l'idea di fondo di tutto, dopo di che mi è sembrata una cosa nuova, originale, contrapporre appunto fate contro streghe, e da lì è nata tutta questa idea, la magia è un tema

    La solita lotta tra il bene e il male? Per la serie, non m'impegno e lo dico in partenza. Quoto Iku per l'originalità.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    Erano già tornate, ma in realtà io volevo che tornassero le fate che invece avevano questa immagine, nell'immaginario collettivo del buonismo, la fata di Cenerentola, di Pinocchio eccetera. Quindi per fare un po' di giustizia abbiamo fatto queste fate molto trendy, molto moderne che ...

    Buonismo, non va bene perchè é un neologismo con connotazione negativa. Cos'é la fata Smemorina e quella Turchina ora non incarnano più valori positivi, che si riducono all'essere trendy?

    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    Lei lo sa che alcuni psicologi hanno criticato questa nuova tendenza, che è un po' interpretata anche dalle Winx, ho letto che sul Corriere della Sera la professoressa Tilde Gianni Gallino ha scritto che il look, lo stile e il comportamento di bambole come anche le Winx impongono un modello di shopping estremo, avviando le bambine al mestiere di consumatrici. Una critica forte, che ne pensa?

    IS
    Secondo me è molto confusa, senza voler scendere in polemica con la professoressa, ma basta leggere invece l'intervento della Schelotto di qualche giorno fa invece che è molto più equilibrato e soprattutto conosce il fenomeno Winx, perché Winx assolutamente non c'è nessun elogio dello shopping o altro, cioè c'è una ...

    MM
    Sono molto trendy le fatine però, eleganti.

    IS
    Sì però c'è una delle sei che parla ogni tanto di voler far shopping eccetera perché fa la parte della modaiola, un po' più così, frivola eccetera, ma in realtà il loro look è l'involucro esterno che serve per comunicare un'idea di bellezza che piace alle bambine, anche di made in Italy perché c'è molta moda

    MM
    Infatti poi ci arriveremo perché il mondo della moda è diventato uno dei pezzi del suo impero

    Ma se Winx è un elogio più dello shopping e dell'essere vestiti bene che di ogni altra cosa? Nella quarta serie ci fanno pure cadere Musa, cambiandole così anche un lato del suo carattere, visto che era il tipo ribelle. Per non parlare di Flora, che come tipo riservato o timido non dovrebbe seguire la tendenza come le altre.
    Il "made in Italy" non è solo moda, è anche cervello. C'è una ricercatrice italiana che ha scoperto l'ecografia che sostituirà quella attuale; questi valori dove sono?


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    Quello che invece mi interessa è il contenuto che lei dovrebbe appunto osservare, perché i messaggi delle Winx sono messaggi molto positivi, di amicizia, di solidarietà, di onestà, il messaggio del film, di cui magari parleremo poi, è un messaggio molto forte, per bambini ma forse anche trasversale soprattutto per gli adolescenti e per gli adulti, è un messaggio che ci dice di credere nelle proprie capacità, credere in noi, nei nostri sogni, nelle nostre ambizioni e se ci si impegna si può nella vita riuscire. E' un messaggio molto importante perché molto spesso i giovani sono un po' scoraggiati, un po' rassegnati, sembra che venga tutto dall'alto, che altri più fortunati.

    MM
    Pare che ci voglia la bacchetta magica per questi giovani, questa generazione.

    IS
    Esatto, esatto.

    E come no! Per i giovani ci vuole istruzione e lavoro, altro che tagli continui ai fondi! La ricercatrice che ha fatto la scoperta di cui parlavo prima, l'ha fatta in America, perchè in Italia, come al solito, non aveva ricevuto fondi.

    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    Sentiamo anche che ne pensa Oscar Giannino? Oscar, queste due scuole di pensiero, da una parte questi cartoni che invece abituano i bambini al consumismo, queste bambine che diventano consumatrici sfrenate, e l'altro quello che dice invece Iginio, che è invece un po' l'idea di cartoni che pongono modelli di vita invece con dei comportamenti virtuosi. Che dice?

    OG
    Io naturalmente sono per la tendenza Schelotto, cioè pensare che oggi dei cartoni siano proponibili riproponendo, che ne so, la vita di San Domenico Savio inginocchiato sulle noccioline, ecco è un'idea di chi non ha proprio alcuna concezione di come funziona il mondo. Dice: ma così abituiamo le bambine a consumare? Certo, il problema è come le abituiamo a consumare, cioè come le abituiamo a essere cittadine consapevoli di questo mondo in cui si consuma. Per me che conosco il fenomeno perché sono molto attirato da come le Winx hanno fatto evolvere l'iconologia, nel senso che se uno ha l'idea di che cosa è Lady Oscar per esempio, grande serie di successo eccetera, la differenza, una delle tante differenze, sta proprio nel fatto che la ricchezza degli abiti, dei vestiti, la cura dei particolari, in cui i diversi personaggi, che però incarnano ciascuno, attenzione, i valori, perché ce ne è una che riguarda la tecnologia, una la musica, cioè tutte cose che oggi i bambini nelle scuole italiane non è detto entrino facilmente in contatto a scuola con queste dimensioni, tanto per cominciare

    MM
    E' informatissimo.

    Non so chi abbia le idee più confuse fra Myrta Merlino e Oscar Giannino. Oggigiorno, nessuno pensa di dare come modello San Domenico, senza voler offendere i credenti, ma la chiesa si trova a fronteggiare ben altre crisi come la pedofilia, prima di poter offrire un modello comportamentale.
    Lady Oscar e le Winx sono totalmente diverse e incarnano valori completamente diversi, posto che le Winx incarnino ancora qualcosa di positivo.
    "perché ce ne è una che riguarda la tecnologia, una la musica, cioè tutte cose che oggi i bambini nelle scuole italiane non è detto entrino facilmente in contatto a scuola con queste dimensioni, tanto per cominciare" A parte che l'italiano di questa frase è deprimente, ma mi risulta che i bambini a scuola entrino in contatto sia con la musica (alle medie) che con la tecologia (i computer); oltretutto non capisco, da questo punto di vista che utilità avrebbero le Winx.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    OG
    E' un fenomeno tale che mi ha molto incuriosito. Quindi io ci vedo la capacità di unire insieme sì anche il messaggio del consumo, però attenzione, la rappresentazione di alcune categorie moderne, contemporanee, che sono fatte di consapevolezza.
    Questo per me significa educare ma non annoiando. Quindi ben venga anche il messaggio che dice le donne consumano. Beh, sai che bella scoperta! Sono una delle componenti trainanti del consumo.

    Io non la vedo. Dove e quando la quarta serie educherebbe? Ottieni tutto senza impegno? Muore qualcuno e vado a ballare?

    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    A questo proposito invece però nel vostro mondo uno dei rischi grossi è il plagio, e tra le cose che ho letto su di lei è che c'è stato un momento di grande difficoltà con la Disney, nel senso che la Disney la accusava di plagio rispetto a queste bamboline preesistenti che erano le Witch, credo. Come è finita questa questione con la Walt Disney?

    IS
    E' finita in un paio di mesi, hanno perso la causa perché sicuramente intanto noi avevamo iniziato a lavorare già da prima, forse, che loro apparissero come fumetto, perché le Witch sono appunto un prodotto cartaceo, quindi frutto di tempi più rapidi di lavorazione, mentre un cartone animato ha bisogno di anni e anni, soprattutto la prima serie. Poi comunque non c'erano gli estremi perché non c'è una somiglianza maggiore di quella che dicevo prima tra le Witch e Sailor Moon o tra le Winx e Sailor Moon o un'altra serie giapponese, quindi non c'era la sostanza.

    Il processo era per il marchio, che accusavano essere simile.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    Questo ce l'ha fatta, perché insomma diciamo che appunto non solo il cartone animato che va benissimo, viene esportato in moltissimi paesi, ma anche tutto questo mondo attorno dei licenziatari è un mondo enorme ormai, 80 in Italia, 500 nel mondo. Ci spiega un attimo come funziona, perché io lo trovo molto interessante?

    IS
    Il fenomeno del merchandising è quando c'è un prodotto che ha la possibilità di tramutarsi in prodotti derivati, si fanno degli accordi con delle aziende in tutto il mondo per far partire una produzione a licenza. A noi quello che interessa di più di tutto questo è che la popolarità di un marchio può aumentare sensibilmente, perché quando lei riproduce i contenuti, soprattutto nei libri, nei videogiochi o in altri prodotti, il bambino riesce a vivere questo sogno, questo gioco anche al di fuori della trasmissione televisiva che non può mai andare oltre un anno

    MM
    Ma voi ormai siete sbarcati anche sui prodotti più strani, dai tappeti ai calzini alla moda, siete un po' dovunque come marchio Winx.

    IS
    L'ideale - e questo ce lo insegnano sempre gli americani - è essere un life style brand, come dicono loro, cioè essere presenti

    MM
    uno stile di vita

    IS
    Esatto, come stile di vita, dalla mattina quando si alzano facendo colazione con i prodotti e poi andare a letto con le lenzuola e il piumone appunto dei loro personaggi preferiti

    Quoto Iku.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    Perché abbiamo due elementi forse da mettere in campo a questo punto: uno che il prossimo sbarco di Straffi sarà in borsa, e il secondo: che il famosissimo finanziere, nonché produttore tunisino Tarak Ben Ammar ha comprato una quota della Rainbow.

    IS
    Tarak Ben Ammar ha intuito questo potenziale e con la sua casa produzione ha acquisito i diritti per il film. Da lì poi ci siamo conosciuti un po' meglio, così, lui è entrato nel

    MM
    Il 2% ha preso per il momento?

    IS
    Sì, sì, sì.

    MM
    Ma intende salire?

    IS
    Beh questo insomma è una questione che

    MM
    Avrete parlato.

    IS
    dovremo ancora discuterne, perché comunque c'è un discorso importante da fare, Tarak Ben Ammar non è solo un grosso finanziere ma è una persona che

    MM
    Un produttore di contenuti

    IS
    Produttore di contenuti, una persona che conosce i media, conosce il cinema

    MM
    Ma è stato contento Tarak Ben Ammar che avete rimandato lo sbarco in borsa a primavera invece di farlo entro natale?

    IS
    Da quello che dice sui giornali sicuramente sì, perché intanto il momento comunque non era favorevole, ma lui in questo, appunto, avrà modo di conoscere meglio la realtà Rainbow e vedere quali sono le possibile sinergie

    Dunque oltre alla Viacom, é entrato anche Tarak Ben Ammar, mi domando quanto resterà nelle mani di Straffi.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    MM
    Ah vedi, volevano togliere ... No perché la cosa che io trovo molto interessante è che mentre all'inizio, nel 2004, gran parte del vostro business era proprio sui cartoni, pian piano invece tutta questa parte di merchandising è esplosa e oggi rappresenta praticamente la metà del vostro fatturato. Non ha un po' paura che i gadget divorino i suoi cartoni?

    IS
    Il merchandising è una cosa su cui io ho puntato dall'inizio, infatti punto, Don Pigini può testimoniare che io gli parlavo di questa vendita di diritti per fare giochi, per fare questo qui, che moltiplica ovviamente i ritorni economici ma soprattutto, come dicevo, moltiplica la popolarità perché mi ero reso conto, studiando i fenomeni, che chi ha il merchandising poi è anche più popolare, cioè perché il bambino riproduce il gioco anche oltre la puntata televisiva, cioè ha una facilità e una dialettica a scuola, tutto quanto. Quindi diciamo noi l'abbiam fatto anche con Tommy e Oscar tanti anni fa.

    MM
    Eccolo infatti, il grafico che fa vedere come ormai il fatturato metà è merchandising e metà è il prodotto, diciamo, Winx vero e proprio.

    IS
    Ma è sempre così, per tutti, diciamo per la maggior parte dei produttori che hanno un certo successo come i giapponesi o alcune case americane, la vendita tv ormai è diventata il veicolo con cui si ripagano un po' i costi di produzione, ma il vero business è nelle licenze

    Chissà che fine faranno i contenuti, allora, visto che prima negava e ora lo ammette tranquillamente.


    CITAZIONE (iku88 @ 5/4/2011, 12:33) 
    IS
    Un'idea precisa ce l'abbiamo, è chiaro che credo che sia anche una garanzia per chi vorrà investire in Rainbow, la mia quota resterà comunque di maggioranza assoluta, perlomeno nei prossimi anni. Poi, come diceva il professor Giannino, se ci sarà bisogno, perché sono sicuramente aperto nel bene dell'azienda e del progetto, di enormi capitali e quindi di altri aumenti enormi di capitali per acquisizioni o altre cose si valuterà.

    Ora sappiamo con certezza che non è detto che il prodotto resterà italiano. Fra qualche anno la maggioranza potrebbeessere americana o tunisina, visti i presupposti odierni.


    Che devo dire? Ad ogni intervista, le speranza di un prodotto decente diminuiscono.


     
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  6. Lord_Bane
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    Intervista agghiacciante.
    Piena di corbellerie e imprecisioni voolute.
    Ci sarebbe molto da dire, se non fosse che abbiamo già commentato le uniche quattro frasi che Iggy ripete in ogni occasione, ormai fino allo sfinimento.
    Quoto iku e scarlet.
    PS: Discreto successo di sailor moon? :XD:
    Allora parliamo anche del pubblico di nicchia di dragon ball :XD: :XD:
     
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  7. Pixiessima
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    Muhahaha... Che redicolità :ahah:
    Quoto con Scarlet e Lord Bane =P
    Solo discreto? Mi sa che qualcuno deve rivedere i propri calcoli : )
     
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  8. Lord_Bane
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    Wè!
    Bentornata Pixiessima :brindisi:
     
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7 replies since 5/4/2011, 11:33   627 views
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