Club 57

Parlando dei personaggi e trama...
Eva è bassa e graziosa, un genio della scienza fino all'inverosimile. Grazie alla sua intelligenza riesce a catapultarsi nel 1957 con suo fratello Ruben durante le riprese di Club 57, un programma stile "Shake It Up" di A Tutto Ritmo ma in versione vintage. Il pubblico adora i loro balletti di Fortnite improvvisati e la conduttrice Amelia Rivera e il produttore decidono di scritturarli come ballerini dello show. Peccato che Eva compaia proprio addosso a Veronica, fidanzata di JJ, appena prima dell'assolo di quest'ultima. La ragazza non la perdonerà mai per la carriera irrimediabilmente rovinata. Intanto Manuel, il nonno di Eva e Ruben
allora ventenne, durante un lavoretto al Club 57, conosce Amelia ed i due si innamorano. Eva invece fa la conoscenza JJ: italiano, bello, figo e già fidanzato ma pronto a ripudiare Vero non appena postato gli occhi sulla viaggiatrice del tempo.
Eva incontra tanti amici (Mercedes, la nonna della sua bff Delaila, i Cuci, membri del club di scienze ed innamorati persi di Eva, Camilla, la sorellina di JJ affetta da sindrome di Down (cosa che non viene mai fatta pesare al personaggio, anzi avrà spesso ruoli importanti per la coppia di protagonisti), il signor Luìs, proprietario del diner e datore di lavoro di Ruben). I due fratelli, però, durante il loro viaggio hanno apportato modifiche alla linea temporale: tocca ai Guardiani del Tempo Diana, Vicktor e Aurek riportare l'ordine, in maniera drastica e che lascia lo spettatore con l'amaro in bocca.

Ho amato alla follia Amelia e Manuel, i personaggi secondo me più realistici del programma. Lo scetticismo del nonno che poi diventa pian piano un affetto profondo verso i nipotini l'ho trovato ben gestito e piacevole, come la sua """storia d'amore""" con la conduttrice che rimane in sospeso perché, come fatto notare da Eva, la moglie di Manuel non si chiamerà Amelia.

Ho apprezzato anche Vero, Isa e Maca, le antagoniste della serie che mi hanno strappato tante risate (come quando hanno indossato le camicette rosa abbinate con i loro nomi). Degni di nota anche i Cuci, divertenti nei loro stereotipi di secchioni e i Falcones, amici di Ruben e JJ.
Il cugino di Veronica, Andrés, non mi ha divertito nemmeno un po', un personaggio veramente evitabile e superfluo. Anche Mercedes, con il modo di fare dell'attrice che cercava di sembrare timida (in modo fin troppo esagerato) non mi ha entusiasmata, nemmeno quando le hanno appioppato Oso a casisissimo negli ultimi episodi. Miguel, il produttore di Club 57, l'ho trovato ben più irritante di quanto avrebbe dovuto essere Vero.
I Guardiani del Tempo sono stati pure loro divertenti, all'inizio incapaci di svolgere il loro lavoro e alla fine gli unici trionfanti per la missione compiuta. Il fatto che Aurek abbia una palese cotta per Eva (nonostante sia consapevole di doverla lasciare andare) mi è sembrato a tratti un pochino inquietante: nella Centrale del Tempo gli anni non passano normalmente, non sappiamo quanto il guardiano sia più grande di Eva (che come viene specificato, è del 2004). Però sul finale, quando la riporta in un presente diverso (quello che Ruben sognava di avere, tra l'altro) ho cominciato a shipparli un po' anch'io
Diana in missione è creepy da morire, così come tutti i guardiani al di fuori della Centrale, sembrano a malapena esseri umani. Il mio preferito è Vicktor, è così puccioso, tenero e comico.
I protagonisti mi sono piaciuti: l'intelligenza di Eva, la stupidità di Ruben e l'innocenza di JJ sono le loro caratteristiche principali.
Anche se poi durante la serie vediamo che i fratelli cambiano, diventano più consapevoli dei loro comportamenti e si adattano sempre di più alla nuova epoca, tanto da desiderare di poter restare lì per sempre e abbandonare la loro vita di prima, soprattutto Eva. JJ è il classico interesse amoroso delle telenovelas per ragazzine, dolce, romantico, che dedica canzoni al suo amore. Ruben ricorda invece i fratelli dei programmi della Nick, stupidotto, bravo a basket e innamorato di una ragazza che lo rifiuta categoricamente. La spalla comica, insomma.

Ora domande, perché ho trovato alcune piccole incongruenze e dettagli che mi hanno un po' confusa:
Perché quando Manuel arriva nella sua casa del presente trova Eva che gioca con Martin? Eva è rimasta nel '57 a cercare il cane Galileo. Se allora si formano doppelgänger del viaggiatore del tempo nella sua epoca per non alterare la linea temporale perché non c'è un secondo Manuel nel 1957? È rimasto via troppo poco e non si è formato il doppione?

Il ritorno al presente di Eva e Ruben non ha a sua volta cambiato ulteriormente la linea temporale? Ora i due vivono in un villone con piscina che prima non avevano. Tornando nel presente le loro azioni non sono state cancellate, si sono davvero esibiti al Club 57, ma di loro non ci dovrebbe essere più traccia perché non avrebbero dovuto esistere in quell'epoca. Sono diventati dei fantasmi. Anche le menti dei Cuci, di Francesca, Manuel e Mercedes devono essere cancellate perché sanno dei viaggi nel tempo, ma non è forse più sicuro lasciarli così? Il pubblico sarà rimasto ben più spiazzato di loro della scomparsa dei fratelli, gli amici possono creare un alibi credibile per giustificarli.

E la scuola? Risulta che hanno frequentato il Cristobàl Colòn nel '57, insieme alla nonna di Delaila, ma Eva e Ruben la frequentano anche adesso nel 2019...

Il viaggio nel tempo è stato l'input per la costruzione della FrankenTV? Allora significa che Eva e Ruben dovevano tornare nel passato per poter avere la macchina del tempo nel futuro? Quindi la linea temporale non è alterata come dicono i Guardiani del Tempo(?) Se no cosa avrebbe spinto il meccanico a costruire una macchina del tempo con pezzi vintage che funziona con dispositivi moderni, e quando? Non viene spiegato.

Nella parte finale Manuel pare non sapere che Martin è tornato un bambino nel presente, ma apparentemente è stato il suo viaggio nel presente a farlo tornare normale, mi sembra di ricordare che glielo avessero detto. Questo è proprio un errore nei dialoghi.