Videointervista "A Sua Immagine" (2010)

-sullo spirito di Winx Club-

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. scarlet14
        +1   Top   Dislike
     
    .
    Avatar


    Group
    Benefattore del WCLO
    Posts
    13,577
    WCLO Points
    +9

    Status
    Bene,comincerò ad analizzare questa “splendida intervista” chiarificatrice e darvi il mio parere.
    Dice che il suo cartone differisce dai cartoni giapponesi che “non vogliono scontentare la società e seguono la morale shintoista” e già qui errore,perché non è vero: prendete ad esempio Nana, Naruto e Inuyasha, dov’è la morale shintoista? E poi, come, esattamente, il suo prodotto andrebbe controcorrente? Creando una moda fashion per le winx e dando un ragazzo a ciascuna di loro? Continua dicendo che il suo prodotto differisce da (minuto 5) quelli americani, perchè in essi è presente il tema della ricchezza, assente nel suo cartone. Certo, i vestiti, il negozio, la casa da dove escono? Senza contare che quando sono necessari vestiti costosi ed accessori importanti (collane,tiare,etc) li ottengono senza colpo ferire. Dice inoltre, che sempre negli stessi cartoni americani è presente l’idea della famiglia separata, che invece nel suo cartone è unita e costituisce il nucleo e la base per risolvere le difficoltà. Questo non è vero, dato che nel suo cartone la famiglia di Stella appare già all’inizio divorziata.
    Nel cartone, in realtà, la famiglia risulta solo fonte di problemi (Musa alle prese coll’opposizione paterna, Stella alle prese col nuovo matrimonio sbagliato di suo padre, i genitori di Aisha che vogliono obbligarla ad un matrimonio d’interesse)!
    Prosegue dicendo che secondo lui i veri genitori sono quelli che danno affetto ed amore, quando per tutta la terza serie più il primo film, ci hanno martellato con quella storia dei “miei veri genitori”, arrivando al punto che Bloom chiama i suoi genitori adottivi per nome, e non più mamma e papà, titolo che ora riserva ai suoi genitori biologici, dopo averli conosciuti solo per cinque minuti!
    Considero poi la chicca con cui risponde alla mamma che gli chiede perché non inserire un personaggio un po’ meno perfetto fra le protagoniste: dice che i bambini non percepiscono i difetti e quelli stessi con gli occhiali o cicciotti non amano tali personaggi. Questo non è vero e vi porterò un esempio; non so se conoscete Toriyama di “Dottor Slump ed Arale”. Inizialmente lui aveva disegnato Arale con gli occhiali, ma in seguito stava pensando di eliminarli, perché faticosi da disegnare. A quel punto ricevette un sacco di lettere di approvazione da parte dei suoi lettori, che lo complimentavano per aver inventato un personaggio con gli occhiali ed addirittura una ragazzina lo ringraziò dicendo che era il primo personaggio con gli occhiali che aveva trovato su un fumetto e che non si sentiva più ridicola a portarli. Straffi, invece di dire stupidaggini, farebbe meglio a cercare di essere coerente e di dire che lui ha creato così i suoi personaggi, perché pensava che avrebbero venduto di più.
     
    Top
    .
9 replies since 28/2/2010, 23:25   609 views
  Share  
.
Top